Due incontri sono già andati in scena, il terzo è stato fissato invece per lunedì mattina al Comune. Dopo due mesi trascorsi in silenzio, con il presidente Pietro Sciotto costretto ancora una volta a fare i conti con un preoccupante disinteresse, sembrano arrivare segnali più confortanti sul futuro del Messina.
Entro fine giugno va impegnato quasi un milione di euro, tra fideiussione, quota d’iscrizione, versamento degli stipendi dell’ultimo trimestre, contributi e tassazione. Logico che di fronte a simili esborsi economici e alla consueta penuria di sponsor e supporti la proprietà rifletta sul da farsi, anche perché un altro campionato di serie C richiederà ovviamente investimenti corposi.
L’advisor incaricato, l’avvocato Santi Delia, ha chiarito che dopo le iniziali manifestazioni d’interesse non è arrivata alcuna offerta formale per l’acquisizione del club. La cordata friulana-emiliana si è già defilata. Gli industriali del Nord e del Centro Italia, rappresentati dai promotori finanziari Nicolò Lombardo e Stefano Darone, non hanno fornito particolari dettagli sulla composizione della loro compagine né il nominativo dell’ex calciatore di serie A, disputata con la maglia del Messina, coinvolto nel progetto. Per cui lo studio legale messinese ha preferito non dare seguito ai primi contatti.
Altre due trattative invece restano in piedi. La documentazione contabile del Messina è stata infatti visionata da altri due potenziali acquirenti. A Giammoro si è svolto un incontro tra il presidente Sciotto e il gruppo rappresentato dall’avvocato Maurizio Cacace, che aveva già incontrato Delia nei giorni precedenti.
L’operazione è stata lanciata da un imprenditore messinese che si è detto disponibile ad affiancare l’attuale proprietà (un po’ come fece due estati fa il socio di minoranza Carmine Del Regno) o a contribuire con un’adeguata sponsorizzazione, considerando che le scadenze per l’iscrizione sono alle porte e un passaggio di quote richiede tempi tecnici e passaggi burocratici che non sono immediati.
Intanto a Roma lo stesso Delia ha incontrato i rappresentanti di un’altra cordata, il cui principale finanziatore è attivo all’estero. Chi sta studiando le carte si è detto pronto a subentrare in toto, rilevando l’intero pacchetto azionario dell’Acr Messina. Le parti dovrebbero rivedersi ancora nella Capitale nei primi giorni della prossima settimana. Nel frattempo dovrà però essere Sciotto a onorare gli imminenti impegni economici.
Lunedì il presidente sarà ricevuto a Palazzo Zanca, per fare il punto sui programmi futuri, dal neo-sindaco Federico Basile e dal suo vice, il riconfermato assessore allo sport Francesco Gallo. Probabilmente chiederà garanzie sugli impianti, considerato che la squadra anche l’anno scorso si è spesso allenata fuori città, con tutti i disagi logistici ed economici del caso.
E maggiore vicinanza, magari attraverso il coinvolgimento di imprenditori paventato peraltro in campagna elettorale dal sindaco uscente Cateno De Luca. A stringersi attorno al club sono già stati i tifosi, pronti a lanciare una campagna di crowdfunding, che in poche ore ha ottenuto centinaia di adesioni. Fin qui sono soltanto promesse di futuri versamenti, ma dopo anni di vacche magre è già un segnale confortante.