Un gruppo imprenditoriale con interessi principalmente in Friuli ed Emilia Romagna ha rotto gli indugi, presentando una manifestazione d’interesse per le quote dell’Acr Messina, messe in vendita dall’attuale proprietà. A rappresentarne gli interessi della cordata due professionisti, Stefano Darone e Nicolò Lombardo, che saranno chiamati a valutare i conti del club, con l’ausilio di uno studio commercialistico.
A fare il punto sull’operazione è proprio Lombardo, contattato telefonicamente dalla nostra Redazione: “Stiamo cercando la quadra. In serata è previsto un summit con i potenziali soci. Mercoledì o giovedì avremo un quadro definitivo della situazione contabile del club e programmeremo un incontro con l’avvocato Santi Delia, che potrebbe riceverci nel suo studio di Roma o direttamente a Messina”.
Ancora da definire la portata dell’impegno iniziale del gruppo, che nella nota stampa diffusa in mattinata ha non a caso lodato l’impegno del presidente Pietro Sciotto: “Non lo abbiamo ancora sentito, ma lui resterebbe una figura importante. Decideremo nelle prossime ore se provare a rilevare il pacchetto di maggioranza o minoranza del club, che poi potrebbe passare del tutto al nuovo gruppo soltanto in una fase successiva. I tempi stringono, ci sono le scadenze relative all’iscrizione alle porte”.
Lombardo illustra brevemente i programmi della cordata: “Verremmo a Messina a fare impresa e non business, con l’obiettivo di una crescita graduale della squadra, che avendo uno stadio da 40mila posti può guardare anche oltre la serie C. Va coinvolto il tessuto socio-economico, riportato il pubblico allo stadio e valutata bene la situazione delle strutture sportive”.
Non emergono però maggiori dettagli sull’identità dei soggetti interessati, attivi – si leggeva ancora in una nota stampa – tra logistica, food, arredamento e servizi. “I nomi degli imprenditori? C’è un patto di riservatezza, anche perché alcuni operano nel ramo delle assicurazioni. L’ex giocatore di serie A coinvolto? L’ha giocata anche con il Messina, ma faremo il suo nome soltanto quando l’operazione sarà formalizzata”.
L’avvocato Santi Delia negli ultimi giorni ha incontrato anche un altro gruppo, rappresentato dal commercialista Maurizio Cacace, composto da alcuni imprenditori messinesi. Una cordata sul cui interesse si era pronunciato sui social il sindaco uscente Cateno De Luca, reduce da un nuovo trionfo elettorale, che porterà Federico Basile a ereditarne la poltrona di primo cittadino.
Nicolò Lombardo è a conoscenza di questa seconda manifestazione d’interesse ma non si scompone: “Riteniamo che il nostro gruppo possa essere il più solido, anche perché potremmo coinvolgere in seguito altri soggetti oltre ai cinque industriali già individuati. La nuova Amministrazione Comunale? Chiaramente siamo pronti ad incontrarla se definiremo il tutto”.
Non è la prima volta che Sciotto valuta la cessione delle sue quote, ma fin qui soltanto l’imprenditore salernitano Carmine Del Regno riuscì ad acquisire il 30% dell’Acr Messina nell’estate 2020. Una partnership durata un anno e poi chiusasi bruscamente dopo la promozione. I prossimi giorni chiariranno se la svolta è possibile o se le trattative resteranno suggestioni di fine primavera.