Il suo gol contro il Martinafranca tiene ancora aperta più di una porta per la Jonica, pronta più che mai a scrivere un’altra pagina di una straordinaria stagione. Domenica lo stadio “Bucalo” ribollirà di passione a tinte giallorosse, l’intera comunità santateresina e buona parte del comprensorio si stringeranno attorno ai ragazzi di Campo, a caccia della finale nazionale dei playoff.
Nonostante un’intera annata vissuta ai vertici, a battagliare con squadre create con budget superiori, la Jonica si sta facendo valere anche lontano dal territorio siciliano, giocandosela a viso aperto anche in campi dove fino a pochi anni fa c’era il professionismo. La voglia di continuare a stupire con la baldanza di chi finora ha sempre sovvertito i pronostici è tutta racchiusa in Juan Ortiz, uno dei tanti esponenti della folta colonia albiceleste della Jonica. Il Martinafranca è forte, molto forte, lo si è visto nella gara d’andata, ma la Jonica ha tutte le carte in regola per poter superare anche questo scoglio.
“Sappiamo che sarà molto difficile – ha dichiarato Ortiz –. Affrontiamo una squadra forte, costruita per puntare alla serie D. Noi però abbiamo i nostri mezzi per potercela giocare come una settimana fa. C’è entusiasmo e convinzione, perché stiamo facendo vivere un sogno a tutta la città di Santa Teresa di Riva ma soprattutto perché se a inizio giugno siamo ancora vivi vuol dire che ce lo siamo meritato, che abbiamo delle qualità che abbiamo mostrato per tutto l’anno e ci hanno permesso di arrivare fin qua. Vogliamo giocarcela fino in fondo, non avere nessun tipo di rimpianto senza accontentarci di quanto fatto fin qui”.
Una stagione vissuta in silenzio dalla Jonica, lontana dai riflettori e dai favori del pronostico, eppure sempre lì, in alta classifica: “Noi non siamo stati creati per vincere, non siamo nati per competere ad alti livelli, nonostante tutto siamo lì, ci siamo sempre stati – ha continuato Ortiz –. Questa società probabilmente non dispone del budget del Ragusa, dell’Igea o dello stesso Martinafranca, ma ci sono tanta passione e competenza. In tanti si aspettavano un nostro ridimensionamento durante la stagione regolare, invece siamo sempre stati tra il secondo e il terzo posto, finendo alle spalle del solo Ragusa. Abbiamo raggiunto i playoff nazionali, siamo alla pari di squadre che fino a poco tempo fa erano tra i professionisti”.
Ortiz conferma il proprio attaccamento alla causa giallorossa: “Non smetterò mai di ringraziare la famiglia Saglimbeni, tutti noi qui è come se avessimo due padri. Hanno fatto di una società di calcio una famiglia dove ci sono regole, educazione ma anche affetto e stima reciproca. Mi hanno sempre supportato e hanno creduto in me, così come ci hanno creduto i tifosi della Jonica. A loro devo tanto, se non tutto: questa ormai è casa mia e sogno di poter continuare a scrivere delle belle pagine di storia con questa maglia addosso. Domenica lo stadio sarà molto caldo, noi argentini ci esaltiamo in queste situazioni, speriamo di poter esultare a fine partita”.