Vincenzo Nibali è salito per l’ultima volta sul podio del Giro d’Italia, già vinto due volte in carriera e concluso al quarto posto, alle spalle di Hindley, Carapaz e Landa. Allo “squalo dello Stretto” è andato il Trofeo Bonacossa, un omaggio a una straordinaria carriera in cui ha vinto anche Tour de France, Vuelta di Spagna e le principali Classiche, mancando soltanto l’oro olimpico, sfumato a Rio de Janeiro soltanto per la sfortuna che lo ha fatto cadere nel momento decisivo.
Il portacolori del team Astana ha commentato la sua ultima tappa della corsa rosa: “Ho cercato di fare del mio meglio in quest’ultima giornata a Verona. Conoscevo la strada e ho spinto il più possibile. Ho cercato di avere un ritmo regolare dall’inizio e di mantenerlo fino alla fine, cercando di amministrare il mio margine su Pello Bilbao e Jan Hirt. Non è stato per niente facile e adesso emerge tutta la stanchezza di queste tre settimane. Sono felice di essere qui, per concludere questa gara con un bel risultato, il quarto posto nella classifica generale, e posso dire di essere abbastanza soddisfatto”.
Nibali ha ringraziato il pubblico di tutta Italia per lo straordinario affetto e per l’abbraccio conclusivo a Verona: “L’arrivo all’arena è stato molto emozionante, considerando il grande sostegno arrivato dagli spalti. Forse neanche quando ho vinto ho provato queste sensazioni: vi dico eternamente grazie. È stato un Giro d’Italia tosto e bellissimo, ho cercato di viverlo giorno per giorno con il sostegno della squadra e di chi ha tifato per me in partenza, durante ogni tappa e al traguardo. Ora è tempo di riposo e recupero perché la stagione non è ancora finita e ci sono altre gare nei mesi successivi. Il ritiro? Non ci ripenso, ci ho riflettuto a lungo e ormai la decisione è presa”.