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Messina

Croce: “Il PalaRescifina va ammodernato. Messina ha fame di eventi e cultura”

Il candidato sindaco del centrodestra, Maurizio Croce, ha illustrato gli obiettivi che si prefigge di realizzare in caso di elezione a Palazzo Zanca. “L’anima culturale di Messina è stata anestetizzata dalle scelte dell’amministrazione De Luca: abbiamo assistito a una decadenza senza precedenti e incessante. Ma sappiamo che la nostra è una città che ha fame di cultura e di eventi, prova ne è la grande risposta alla “Notte dei musei” che ha visto Messina ai primi posti per presenze in tutta Italia. Cultura, però, non può essere una parola vuota: è il frutto di una visione strategica all’interno di un processo di programmazione preciso”. 

Giardino Corallo
Il Giardino Corallo di Messina

Secondo l’esponente del centrodestra è necessario scommettere su strutture fin qui non valorizzate adeguatamente: “Bisogna partire dal recupero di spazi abbandonati, come l’Arena Cicciò e il Giardino Corallo, e dall’ammodernamento del PalaRescifina, per tornare anche ad ospitare tutti quegli eventi che, oggi, finiscono in altre province e realtà. Abbiamo, poi, la fortuna di godere di tesori unici come la tomba di Antonello da Messina o i Forti Umbertini, attorno ai quali, come da programma, realizzeremo percorsi virtuosi, tali da far diventare Messina centro del turismo culturale del Mediterraneo. Come amministrazione comunale, inoltre, è nostra intenzione realizzare un portale per lo scouting dei giovani artisti messinesi, così da favorirne la crescita artistica e professionale”.

Maurizio Croce
Il candidato sindaco del centrodestra Maurizio Croce

Ci sono comunque eccellenze che secondo Croce non vanno dimenticate: “L’Accademia Filarmonica, l’Associazione Musicale Vincenzo Bellini e l’Accademia Filarmonica Laudamo in collaborazione con le quali, in prospettiva, ci piacerebbe realizzare un cartellone concertistico unico. Abbiamo, infine, la chance di far diventare Messina punto di riferimento per l’Arte di Strada grazie al regolamento vigente dal 2018. Sullo sviluppo culturale – che va giocoforza connesso ad una certa tipologia di turismo – fondiamo parte del nostro programma di crescita della città di Messina. E siamo pienamente consapevoli di quanto la città pretenda – uso questo termine perentorio non a caso – un radicale cambio di rotta”.

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