La prima vittoria italiana al Giro d’Italia n. 105 arriva dopo undici tappe a Reggio Emilia, nella città del Tricolore, e ha il volto di Alberto Dainese, che con uno sprint poderoso brucia tutti al traguardo e conquista la sua prima vittoria nella corsa rosa. Lui che si è avvicinato al ciclismo dopo aver inseguito il sogno di giocare a basket “ma dopo le medie non sono più cresciuto”, dice ai microfoni della Rai a fine gara. “Guardavo il Giro con i miei nonni e mi sono innamorato del ciclismo – ha aggiunto –. Sono contento di essere il primo italiano ad aver vinto, è una giornata speciale. Non ci credo ancora. Mi sto riguardando, volevo essere sicuro di avere vinto proprio io”.
Quella che doveva essere una tappa interlocutoria, di trasferimento, da Sant’Arcangelo di Romagna a Reggio Emilia, di 203 chilometri tutti pianeggianti, è stata invece avvincente. In classifica generale resta al comando Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo), mentre Richard Carapaz sfruttando gli abbuoni al traguardo volante si porta in seconda piazza. Al via non c’era il vincitore della tappa di martedì, l’eritreo Biniam Girmay, costretto al ritiro dopo lo sfortunato incidente durante la premiazione quando si era infortunato all’occhio sinistro, colpito dal tappo di Prosecco sul podio.
“Bini ti aspettiamo presto sulle nostre strade”, l’augurio del Giro. In un video pubblicato sul suo account twitter Girmay ha spronato i compagni a cogliere altri successi, ha ringraziato tutti i tifosi che gli hanno dimostrato affetto e si è detto “un po’ triste” per il ritiro, ma anche felice perché l’incidente non ha avuto conseguenze gravi. “Arrivederci presto” conclude il messaggio. Si parte ed è subito fuga (durata oltre cento chilometri) con protagonisti Filippo Tagliani e Luca Rastelli. I due scattano praticamente al via e resistono fino all’uscita di Bologna, dopo aver raggiunto un vantaggio massimo che ha sfiorato i 5′.
Appena il gruppo rallenta, ne approfitta Dries De Bondt (Alpecin-Fenix), che ai -70 tenta l’assolo. Il belga guadagna fino a 1’30” di vantaggio, ma viene ripreso dalla rimonta perentoria del gruppo lanciato verso la volata. Sprint che ha visto a centro strada Fernando Gaviria (UAE Emirates) dominare fino agli ultimi venti metri, successivamente però è uscito fuori un mostruoso Alberto Dainese (DSM) abile a sbaragliare la concorrenza proprio davanti al colombiano. Terza piazza per Simone Consonni (Cofidis), poi la maglia ciclamino di Arnaud Démare (Groupama-FDJ) e Caleb Ewan (Lotto Soudal). Giovedì la 12esima tappa, da Parma a Genova di 204 km.
Ordine d’arrivo della 11/a tappa del Giro d’Italia. 1. Alberto Dainese (Team DSM) 4h19’04” 2. Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) s.t. 3. Simone Consonni (Cofidis) s.t. 4. Arnaud Démare (Groupama-FDJ) s.t. 5. Cale Ewan (Lotto Soudal) s.t. 6. Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl) s.t. 7. Edward Theuns (Trek-Segafredo) s.t. 8. Sacha Modolo (Bardiani-CSF-Faizanè) s.t. 9. Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious) s.t. 10. Lawrence Naesen (AG2R Citroën) s.t.
Classifica generale. 1. Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo) 42h24’08” 2. Richard Carapaz (Ineos) a 12” 3. João Almeida (UAE) a 12” 4. Romain Bardet (DSM) a 14” 5. Jai Hindley (Bora) a 20” 6. Guillaume Martin (Cofidis) a 28” 7. Mikel Landa (Bahrain-Victorious) a 29” 8 Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert) a 54” 9. Emanuel Buchmann (Bora) a 1’09” 10. Pello Bilbao (Bahrain-Victorious) a 1’22”.