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Torrenova, Bartocci: “In avvio non eravamo in campo. Poi invertita la rotta”

La prima storica gara-1 dei playoff della Fidelia Torrenova non ha avuto esito positivo ma il coach Maurizio Bartocci può ritenersi soddisfatto per la reazione finale della sua squadra che nel corso del primo tempo non era riuscita a trovare la propria filosofia di gioco: “Siamo stati troppo brutti nel primo tempo per essere veri, infatti durante l’intervallo ho chiesto ai ragazzi se si riconoscessero in quello che stessero facendo in campo, perché, appunto, non ci appartiene. Abbiamo concesso tutto e Roseto ha fatto benissimo ciò che è abituata a fare: sono stati bravissimi a muovere la palla, a passarla dentro e noi invece eravamo sempre un passo indietro su tutto. A un certo punto è anche subentrata un po’ di sfiducia ma soprattutto l’emozione per alcuni dei ragazzi di giocare i playoff ha dato il suo contributo”.

Torrenova
Donato Vitale attacca il canestro con coraggio

Travolti dall’energia della squadra abruzzese i gialloblu nella ripresa sono riusciti a ricompattarsi e ritrovare il proprio gioco: “Nel secondo tempo i ragazzi si sono ricompattati, hanno ricominciato a giocare e abbiamo ricominciato a fare le cose che sappiamo fare un po’ meglio cioè difendere forte insieme e muovere la palla in attacco cercando un tiro migliore per i compagni, tutte cose che nel primo tempo avevamo smesso di fare andando sotto anche di 28 punti. Però, alla fine, la cosa bella di questi ragazzi è la loro voglia di provarci sempre ed essere rientrati in partita ha dato fiducia al gruppo”.

Il tecnico campano è consapevole che per pareggiare la serie servirà una Torrenova diversa, la speranza è quella di ripartire dal finale di gara-1: “Credo che quest’anno solo in due partite durante la stagione regolare abbiamo meritato veramente di perdere, le altre volte invece siamo sempre stati attaccati alla partita e abbiamo sempre creduto di poter vincere. Anche se abbiamo affrontato squadre più forti di noi abbiamo mantenuto costantemente questo atteggiamento e questa mentalità costruendola giorno dopo giorno, lavorando nel tempo e trovandola sempre come una cosa positiva. Roseto è una squadra solida, tosta, intensa, con tanti giocatori bravi che sanno giocare a pallacanestro e questo gli permette di trovare la soluzione migliore, con il passaggio adatto nei tempi giusti, per cui difendere contro Roseto è ancora più complicato perché appena ritardi un movimento sei punito”.

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