Il Giro d’Italia di ciclismo edizione numero 105 s’infiamma e, nella sua suggestiva risalita da sud a nord, regala emozioni. Dopo l’Etna, la carovana rosa ha scalato il Blockhaus e offerto spunti concreti a chi vuole cucirsi addosso per sempre la maglia rosa. Chi non vuole sfilarsela, ovvero lo spagnolo Juan Pedro Lopez, invece, è riuscito a non farsela sfuggire, sia pure per una questione di secondi (12″): quelli che adesso lo separano dal portoghese Joao Almeida. È stato durissimo, tuttavia, tenersi la maglia in una tappa con oltre 5 mila metri di dislivello e conclusa a oltre 1.600 metri d’altezza.
Lopez nel tormentato cammino verso la vetta del ‘Gigante della Maiella’, dopo un contatto con l’olandese Sam Oomen e avere messo un piede a terra, si è staccato dal gruppetto di testa, che comprendeva big veri: da Carapaz a Hindley, che poi ha vinto la tappa, da Landa a Bardet. C’era Vincenzo Nibali, ma anche Domenico Pozzovivo, che ha pure provato a scattare. Lo spagnolo, perso contatto con i migliori, ha cercato di limitare i danni, riuscendoci.
Successo di prestigio per l’australiano Jay Hindley che, nel Giro del Covid, posticipato nell’autunno del 2020, riuscì a vincere una frazione e a salire sul podio milanese da secondo, alle spalle del britannico Tao Geoghen Hart. Il giovane canguro ha vinto lo sprint dei migliori e una frazione durissima, ponendo la propria candidatura ancora per il podio o, forse, chissà, per qualcosa di più consistente.
Torna in vetrina un Nibali pimpante, che non è più in grado di garantire gli attacchi di una volta, ma almeno è riuscito a rimanere a lungo con i primi. Nella sua ultima stagione potrebbe essere già qualcosa. Lo “squalo dello Stretto” risale dalla 29esima alla 13esima posizione, a tre minuti da Lopez. La tappa è stata allietata dal piemontese Diego Rosa e dalla sua fuga senza vittoria. Per lui, in questo Giro, una rinascita, coronata dalla conquista momentanea della maglia azzurra Mediolanum di miglior scalatore. Lunedì giorno di riposo, il secondo dopo il ritorno dalla ‘gita’ in Ungheria, poi il Giro ricomincerà a salire verso le strade del Nord. Martedì si ripartirà con la 10/a tappa, da Pescara a Jesi, per un totale di 196 chilometri e un dislivello di 1.760 metri.
Ordine d’arrivo della 9/a tappa del 105/o Giro d’Italia di ciclismo, da Isernia ai 1.665 metri d’altezza del Blockhaus (Pescara), lunga 191 chilometri. 1. Jay Hindley (Aus) in 5h34’44” (+10″ abbuono) 2. Romain Bardet (Fra) s.t. (+06″ abbuono) 3. Richard Carapaz (Ecu) s.t. (+05″ abbuono) 4. Mikel Landa (Spa) s.t. 5. Joao Almeida (Por) s.t. 6. Domenico Pozzovivo (Ita) a 00’03” 7. Emanuel Buchmann Ger) a 00’16” 8. Vincenzo Nibali (Ita) a 00’34 9. Alejandro Valverde (Spa) a 00’46” 10. Thymen Arensman (Ola) a 00’58” 11. Guillame Martin (Fra) a 01’08” 12. Pello Bilbao (Spa) s.t. 13. Jan Hirt (Rce) a 01’39” 14. Lorenzo Fortunato (Ita) a 01’42” 15. Juan Pedro Lopez (Spa) a 01’46”.
Classifica generale. 1. Juan Pedro Lopez (Spa) in 37h52’01” 2. Joao Almeida (Por) a 00’12” 3. Romain Bardet (Fra) a 00’14” 4. Richard Carapaz (Ecu) a 00’15” 5. Jai Hindley (Aus) a 00’20” 6. Guillaume Martin (Fra) a 00’28” 7. Mikel Landa (Spa) a 00’29” 8. Domenico Pozzovivo (Ita) a 00’54” 9. Emanuel Buchmann (Ger) a 01’09” 10. Pello Bilbao (Spa) a 01’22” 11. Alejandro Valverde (Spa) a 01’23” 12. Thymen Arensman (Ola) a 01’27” 13. Vincenzo Nibali (Ita) a 03’04” 14. Jan Hirt (Ger) a 03’09” 15. Lennard Kamna a 03’26”.