Appena tre minuti contro la Turris, nell’ultima gara di campionato, con la salvezza già raggiunta la settimana prima. Non era questo il ritorno che sognava. Con le sue parate Leonardo Caruso era stato tra i grandi protagonisti della promozione in C ottenuta nella scorsa stagione. Il trasferimento in estate alla Paganese, dopo la rivoluzione in casa Messina, gli aveva lasciato il magone per quell’esperienza in riva allo Stretto che avrebbe voluto proseguisse anche tra i professionisti. Nella squadra campana non ha però trovato spazio ed archiviata presto la parentesi Seregno ecco la nuova svolta nel mercato invernale, quando aveva coronato il sogno di poter rivestire la maglia giallorossa. Una storia che aveva reso felici anche i tifosi. Alle spalle di Lewandowski nelle gerarchie, ma pronto a giocarsi il posto da titolare. La realtà è stata però ben diversa: nemmeno una presenza, se non quella nei minuti di recupero della giornata conclusiva. Troppo poco.
Per Leonardo Caruso è arrivato il momento dei saluti via social, non senza l’amaro in bocca: “A 12 giorni dalla fine del campionato anche io sento il desiderio di commentare questa mia ultima stagione a Messina. Sono tornato il 1° febbraio, su ferma volontà del Presidente Sciotto, con l’entusiasmo e la carica necessari per poter contribuire alla salvezza del Messina. C’è il rammarico di non avere avuto mai la considerazione dello staff tecnico ed una chance per confermare il mio valore tecnico (nemmeno nell’ultima ininfluente partita della stagione). Inoltre resta l’amarezza e la sorpresa nel sentire più volte la scusa circa il mio stato di forma: in questi ultimi 3 mesi mi sono sempre allenato al massimo, anche a casa durante la quarantena trascorsa priva di alcun sintomo”.
In attesa di capire cosa gli riserverà il futuro è ai tifosi del Messina che l’estremo difensore romano dice il suo personale grazie: “In questo mio sguardo da un lato c’era la mia grande delusione personale, per questi mesi difficili; dall’altro c’era la grande gioia e soddisfazione nel vedere i tifosi del Messina esultare per aver raggiunto l’obiettivo e aver mantenuto la categoria, maturata con la memorabile stagione dell’anno scorso! È alla gente che mando il mio ringraziamento più sentito, perché in un momento così buio per me a livello professionale, ho sempre sentito la stima e l’affetto di questa città e delle persone che la rappresentano. Messina sarà per me sempre una seconda casa e le emozioni che ho vissuto qui, in questi due anni sono uniche, e posso solo dirvi Grazie!”.