Il Sant’Agata ha ottenuto la sua 14esima vittoria stagionale contro il Portici: “Abbiamo incontrato una squadra che tra le mura amiche ha battuto anche la Cavese. Offrono grandi prestazioni e per noi era difficile alle prese con il primo caldo e considerato che ultimamente abbiamo avuto tante partite ravvicinate. Li abbiamo aggrediti alti, nel secondo tempo non abbiamo rischiato mai nulla mentre nel primo pur potendo arrotondare il punteggio abbiamo gli concesso qualcosa. È un bel successo, queste sono le vittorie di squadra che per l’allenatore mostrano l’unità di gruppo”.
Mantenuti i quattro punti di margine sulla sesta, mentre la temuta zona playout è ormai distante ben 24 punti: “Mancano quattro finali, la salvezza è ormai raggiunta e inoltre abbiamo già migliorato il rendimento del girone d’andata. Affronteremo squadre fortissime come Acireale e Cavese, ma noi se entriamo nei playoff conquistiamo la nostra Champions League, pur sapendo che è difficile. Tutti viaggiano forte, anche chi ci insegue. Dobbiamo provare per società e tifosi di regalare qualcosa di grandioso”.
Sta emergendo la competitività di una rosa che pure è molto giovane: “Qualora avessimo raddoppiato nel corso del primo tempo avremmo reso più semplice la partita, che invece è rimasta aperta ma che ha dimostrato ancora una volta la forza del gruppo. Avere in squadra giocatori capaci di ricoprire tanti ruoli è una fortuna per un allenatore, ma tutti vanno elogiati in egual misura. Anche quando la gamba iniziava a essere stanca i miei hanno rimediato tatticamente. Ho venticinque titolari, chi subentra ha fatto molto bene dandoci idee e lucidità e a loro devo tributare un grande merito”.
Anche la tenuta difensiva è un orgoglio per l’ex centrocampista: “Col mio staff non facciamo tabelle perché ci stiamo giocando un obiettivo importante. Il vantaggio di punti sulla sesta è minimo ma siamo già orgogliosi perché per quattordici partite non abbiamo subito una rete, le uniche squadre che ci sopravanzano in questa statistica sono due squadroni come Gelbison e Cavese. Sei volte con Cannizzaro e otto con Bethers la porta è rimasta inviolata. Adesso stacchiamo per qualche giorno prima della ripresa con la speranza che anche la situazione mondiale si rassereni”.