Tre precedenti ed altrettanti successi ottenuti dal Messina, con identico risultato, in casa della Fidelis Andria. Il bilancio è totalmente a favore dei peloritani in vista del prossimo confronto di domenica in terra pugliese che può valere tantissimo in chiave salvezza. La prima volta il 18 febbraio 2001, con la squadra di Florimbi lanciata all’inseguimento del Palermo nel campionato di C1. Esattamente come accaduto all’andata, il Messina cercava i tre punti per dimenticare le amarezze del derby con il Catania, vittorioso al “Celeste” nel turno precedente con un perentorio 0-2. Dopo un primo tempo senza troppi squilli, la premiata ditta Buonocore-Torino confezionò al 52′ la rete dello 0-1: lancio in profondità del numero 10 e gran conclusione all’incrocio del centravanti.
Nuovamente 0-1 il 17 ottobre 2015, in Lega Pro, quando fu Dario Barraco su calcio di rigore al 34′ l’autore del gol partita. In occasione del penalty concesso ai giallorossi venne espulso Stendardo, reo di aver commesso fallo da ultimo uomo ai danni di Tavares. Una gara che consegnò il primato in classifica al Messina di Arturo Di Napoli e da ricordare anche per il ritorno in campo, dopo il lungo stop, di Alessandro Parisi, subentrato al 76′ proprio al match-winner.
La serie è proseguita al “Degli Ulivi” l’1 aprile 2017, ancora in Serie C. Dopo aver sofferto nel corso della prima frazione, il Messina guidato da Cristiano Lucarelli trovò il guizzo giusto un minuto oltre il 45′ grazie a Milinkovic, bravo sull’assist di De Vito a battere il portiere in uscita e a siglare lo 0-1. Nella ripresa Anastasi e Da Silva vicini al raddoppio. La vittoria fuori casa mancava ai peloritani addirittura da settembre. Un passo importantissimo verso la salvezza, conquistata sul campo ma vanificata dalla mancata iscrizione del club al torneo successivo.