Nuova sconfitta pesante da accettare per l’Orlandina che, al fotofinish, è scivolata a Mantova, non riuscendo a spezzare la spirale di sei sconfitte consecutive. Coach Marco Cardani, pur elogiando lo spirito del gruppo, non può che evidenziare alcune letture finali non condivisibili: “Giocare a Mantova in condizioni difficili non era semplice. Senza Ellis, Laganà era al rientro dopo due mesi, Traini aveva pochi allenamenti dopo diversi problemi e altri due giocatori non erano al meglio. Purtroppo è evidente la nostra incapacità nel chiudere le partite. Siamo stati più volte in vantaggio in doppia cifra senza essere riusciti a congelare la partita”.
Manca il killer istinct in casa paladina, a cinque gare dal termine della stagione regolare questi sono punti chiave che in classifica mancano anche in ottica fase ad orologio: “Non abbiamo la freddezza di compiere le giocate giuste, ancora una volta concediamo un tiro da tre punti invece di commettere fallo su un rimbalzo molto lungo per mandare in lunetta l’avversario. Manca questa lucidità che è una cosa che devi normalmente avere se vuoi vincere. Nel tempo supplementare eravamo molto stanchi con diversi giocatori per noi determinanti e siamo sbattuti più volte sulla loro difesa”.
Non c’è tempo di rifiatare, la testa è rivolta allo spareggio salvezza di domenica con la Bakery Piacenza, ma il giovane tecnico chiede di invertire la rotta nei finali punto a punto. “A parte Udine, dove il margine è stato leggermente più ampio, in tutte le altre sconfitte abbiamo perso al tempo supplementare e con un solo possesso di distanza. È ovviamente un problema che pesa sulle nostre teste specialmente per una squadra così giovane”