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Messina

Il Messina concede e spreca, la doppietta di Liguori vale il 2-0 del Campobasso

I peloritani subito vicini al vantaggio con Adorante ma il primo affondo dei locali è subito decisivo. La lunga supremazia territoriale produce meno occasioni rispetto ai padroni di casa, vicino al 2-0. Dopo un altro clamoroso contropiede non sfruttato nella ripresa da Catania, ancora l’attaccante molisano va a segno. La salvezza diretta adesso è distante quattro punti. 

Il pre-partita. Raciti recupera ben cinque uomini ma deve rinunciare allo squalificato Morelli. Carillo e Fazzi tornano subito titolari, le altre novità nell’undici di partenza sono Adorante, Balde e Fofana. Per il Messina, protagonista di una lunga rincorsa che lo ha riportato a un punto dalla salvezza diretta, è un match chiave in ottica playout.

Lewandowski
Per Lewandowski grandi parate ma anche uno svarione (foto Maurizio Silla)

La cronaca. L’avvio è subito all’insegna dell’agonismo. Al 4′ splendido il suggerimento in profondità per Statella, che costruisce la prima palla gol del match con un insidioso diagonale da posizione decentrata. Al 7′ è ancora più clamoroso il doppio intervento di su Adorante, che si presenta a tu per tu con Raccichini dopo un grande spunto ma non riesce a superarlo, né in prima battuta né dopo la respinta corta in area. Il Campobasso rischia subito di capitolare e poi passa paradossalmente in vantaggio al 9′. Perfetta la ripartenza dell’ex Rossetti, che serve in profondità Liguori, a segno con una pregevole conclusione che si insacca sotto la traversa. Match vibrante: all’11’ ancora incisivo l’estremo difensore locale in uscita. Al 13′ la punizione di Damian buca la barriera ma viene poi respinta da un difensore. Poi Tenkorang viene anticipato nell’area avversaria.

Damian
Damian ha cercato di ispirare i compagni (foto Maurizio Silla)

Il Messina, colpito nel suo momento migliore, continua a fare la partita. Poi i ritmi si abbassano un po’ e bisogna attendere il 24′ quando si registra il tentativo di Pace, che con un diagonale sfiora il raddoppio. Locali sicuramente più cinici degli ospiti ma match apertissimo e intenso. Un’insistita azione di Balde propizia l’assist di Damian per Fazzi, fermato in offside. Alla mezzora viene ribattuto il tentativo dalla lunga di distanza di Adorante, che si muove molto su tutto il fronte offensivo. Nell’area opposta al 33′ perfetta la chiusura di Carillo in anticipo su Liguori. Al 37′ retropassaggio avventato di Tenkorang, con Raccichini che si salva in extremis. Subito dopo ci prova Balde ma la conclusione è decisamente fuori misura. Al 42′ è miracoloso Lewandowski, che respinge il tentativo a botta sicura di Tenkorang, smarcato in area da Pace: grave la disattenzione della retroguardia ospite. Al 44′ contropiede da applausi dei locali, con Liguori che si incunea in area ma si vede respingere la conclusione dal portiere polacco. Si va al riposo senza recupero, con il Messina sbanda troppo nel finale dopo un buon approccio vanificato però dal vantaggio molisano, che avrebbe potuto assumere poi altri contorni.

Carillo
Capitan Carillo chiama i compagni (foto Maurizio Silla)

Dopo l’intervallo Raciti decide subito di aumentare il peso dell’attacco, con il rientrante Piovaccari che rileva Konate. Cambia anche il modulo, con il passaggio dal 4-2-3-1 a un 4-2-4, che in fase di copertura vede rinfoltire il centrocampo. Al 2′ sono però Rossetti e Persia a provarci, ma Lewandowski blocca ancora la conclusione dopo una prima respinta della difesa. Nell’area opposta Statella non riesce ad agganciare l’assist di Adorante. All’8′ ci prova in rovesciata Trasciani, che non inquadra la porta. Sono gli ospiti a fare la partita e all’11’ Piovaccari viene anticipato in extremis dai locali. Al 14′ altri due innesti tra gli ospiti: Russo e Catania prendono il posto di Statella e Balde. L’esterno di proprietà del Napoli va subito vicino al pareggio dopo un paio di minuti, ma il suo diagonale è largo. Al 17′ ci prova Piovaccari ma il suo tentativo dal limite dell’area è debole e centrale.

Statella e Trasciani
Statella e Trasciani in fase di copertura (foto Maurizio Silla)

Al 18′ clamorosa chance per il Messina, che non chiude una pregevole ripartenza: Fofana serve nel migliore dei modi Catania, la cui conclusione è respinta da Fabriani, poi Piovaccari raccoglie ma conclude a lato. Mani nei capelli per calciatori e tifosi ospiti. Al 22′ si rivede Liguori, ma il suo tiro non inquadra la porta. Al 24′ il tiro-cross di Fofana si spegne invece a un soffio dal palo, per la disperazione di Adorante. Il colored lascia il posto a Marginean. Un guizzo improvviso di Liguori sorprende però Lewandowski e il Messina al 28′: il tiro dell’attaccante è angolato ma non imparabile, il portiere polacco viene bucato all’altezza del suo palo. Per l’esterno offensivo, che l’anno scorso segnò 12 reti con la Recanatese in D, diventano otto le reti in un campionato in cui ha firmato anche quattro assist. Per il Messina è una doccia gelata. Si rivede, finalmente, anche Rizzo, che rileva Damian. Al 35′ ci prova Rossetti ma il suo tentativo è respinto da Carillo. Subito dopo ennesima chance per il Messina, con Celic che sfiora il 2-1 e forse spizza la traversa, ma il direttore di gara ferma tutto, forse per un offside. Il match però adesso ha poco da dire e regala soltanto ammonizioni e sostituzioni in serie. Per il Campobasso è un successo pesantissimo, mentre il Messina scivola a -4 dalla salvezza diretta e rivede lo spettro dei playout.

Fedelissimi
Una bandiera dei Fedelissimi (foto Maurizio Silla)

Il tabellino. Campobasso-Messina 2-0
Marcatore: al 9′ pt e al 28′ st Liguori.
Campobasso (4-3-3): Raccichini; Fabriani (34′ st Sbardella), Menna, Dalmazzi, Pace; Bontà, Persia (43′ st Nacci), Tenkorang; Candellori, Rossetti (43′ st Bolsius), Liguori (34′ st Vanzan). In panchina: Coco, Ladu, Martino, Di Francesco, Merkaj, Magri. All. Giuseppe Antognozzi.
Messina (4-2-3-1): Lewandowski; Trasciani, Celic, Carillo, Fazzi; Damian (36′ st Rizzo), Fofana (24′ st Marginean); Konate (1′ st Piovaccari), Statella (14′ st Russo), Balde (14′ st Catania); Adorante. In panchina: Fusco, Angileri, Camilleri, Simonetti, Gonçalves, Rondinella, Busatto. All. Ezio Raciti.
Arbitro: Petrella di Viterbo. Assistenti: Votta di Moliterno e Cataneo di Foggia. Quarto uomo: Totaro di Lecce.
Note – Al 32′ st viene allontanato dalla panchina ospite il dirigente Lello Manfredi. Ammoniti: Persia (C), Adorante (M), Bontà (C), Magri (C). Recupero: 0′ pt e 5′ st.

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