I peloritani si riportano a -1 dalla salvezza diretta grazie alla quarta affermazione nelle ultime sei gare. Nel primo tempo Damian con una perfetta esecuzione su una punizione dal limite firma il vantaggio, poi il pareggio dei calabresi con Curiale dal dischetto. Nella ripresa Busatto finalizza una grande ripartenza di Catania, che impreziosisce il rientro dopo due mesi e mezzo con una rete da metà campo nel recupero.
Il pre-partita. Due le novità proposte da Raciti tra i titolari: il rientrante Celic e Konate. Partono dalla panchina gli altri elementi recuperati, Camilleri e Russo. La Vibonese, fanalino di coda a secco di vittorie da due mesi e mezzo, a serio rischio retrocessione, deve rinunciare allo squalificato Suagher. 45 minuti prima del calcio d’inizio una perturbazione e una fitta nebbia hanno avvolto il “Razza”, ma si gioca regolarmente. Folta presenza di sostenitori ospiti, giunti in massa da Messina. Il match inizia con dieci minuti di ritardo, per l’iniziativa voluta dalla Figc a sostegno del popolo ucraino sotto attacco da parte della Russia e per via di uno striscione esposto dai sostenitori ospiti, che la terna arbitrale chiede di spostare.
La cronaca. L’avvio di gara è caratterizzato da ritmi abbastanza compassati e le emozioni latitano, un po’ come era accaduto all’andata in riva allo Stretto. Si segnala soltanto un corner non sfruttato dai locali. La Vibonese è costretta ad operare subito un cambio: Grillo rileva Ngom, tra i più attesi tra i locali dopo le due reti delle ultime settimane, vittima di un infortunio. Al 23′ grande spunto di Damian, che supera un paio di avversari come birilli e viene infine steso da Polidori, che rimedia un inevitabile cartellino giallo. L’ex calciatore della Ternana poi calcia alto dal limite la punizione conquistata. Al 26′ è insidioso Statella, che dal limite costringe Marson alla parata a terra. Il Messina adesso pigia sull’acceleratore e viene ammonito anche Cattaneo, reo di avere trattenuto Fofana, anche se in questo caso il giallo sembra un po’ eccessivo e i calabresi protestano a gran voce.
Questa volta la posizione è troppo invitante e Damian non sbaglia: il pallone si insacca all’angolino e i peloritani possono fare festa con i sostenitori al seguito. Per il centrocampista è la prima rete in campionato, la seconda dopo l’altra punizione vincente in Coppa Italia con la Juve Stabia. Al 41′ la Vibonese ottiene un penalty per un presunto intervento irregolare di Konate: il Messina protesta ma il direttore di gara è irremovibile. Dal dischetto conclusione centrale ma forte di Curiale, che insacca sotto la traversa. La punta ex Catanzaro era stata vicina alla firma con il Messina nella fase finale della sessione invernale, ma poi è arrivato Piovaccari in riva allo Stretto. Il gol galvanizza i locali, che con Risaliti vanno anche ad un passo dal vantaggio con Risaliti, la cui conclusione viene deviata in corner da un provvidenziale intervento di Lewandowski. Poi è Basso a concludere alto sugli sviluppi del corner. Finale decisamente più vivace, squadre al riposo sull’1-1.
Dopo l’intervallo Orlandi propone Volpe al posto di Gelonese. I locali provano a spingere e conquistano altri due calci d’angolo in avvio. Al 6′ è però il Messina a sfiorare il 2-1, con Marson che respinge l’insidiosa conclusione di Fofana, poi è Mahrous a rifugiarsi in corner. Poi è Busatto a sfiorare la rete dopo un buon inserimento in area. Dopo una girata di Curiale la Vibonese ottiene un altro corner. Ripresa decisamente più vivace rispetto all’inizio del primo tempo. Triplo cambio per Raciti, che inserisce Marginean, Catania (al rientro dopo uno stop di due mesi e mezzo, con l’ultima presenza che risaliva al 12 dicembre), e Russo (che viene subito steso da Mahrous, ammonito). Al 19′ insidioso proprio Russo con un diagonale, bloccato a terra da Marson.
Al 22′ i locali non sfruttano un possesso e la ripartenza di Catania è devastante: come a Bari il Messina si presenta in superiorità numerica nella metà campo opposta e Busatto ha il tempo di dribblare il portiere e firmare il 2-1. Imperdonabile la disattenzione dei calabresi, perfetto il contropiede dei siciliani, che mostrano anche un’invidiabile condizione. Per l’attaccante del Vicenza, a segno nello stadio in cui sfiorò un gol contro il Palermo, è la seconda rete in campionato dopo il tap-in vincente con la Paganese. Prosegue intanto il valzer di cambi. Al 29′ Lewandowski è ancora provvidenziale sul calcio piazzato di Curiale. Sul fronte opposto il neo-entrato Adorante va a un passo dal 3-1: la sua conclusione deviata in extremis in corner. Al 37′ Zibert non riesce a risolvere una pericolosa mischia e Carillo libera l’area. Al 46′ clamorosa ingenuità dei locali e Catania con un pallonetto da metà campo firma anche il 3-1. Da applausi il ritorno dell’esterno, assente dal match perso in malo modo con la Turris. Anche per lui è la seconda marcatura dopo il centro con la Fidelis Andria, a novembre. Per il Messina è un’altra vittoria salvezza. Dopo avere ottenuto appena quattro successi nelle prime 23 gare, sono arrivati altri quattro successi nelle ultime sei uscite: la permanenza diretta adesso è distante appena un punto. La Vibonese invece vede sempre più vicino lo spettro della serie D.
Il tabellino. Vibonese-Messina 1-3
Marcatori: al 30′ pt Damian (M), al 41′ pt Curiale (V) su rigore, al 22′ st Busatto (M), al 46′ st Catania (M).
Vibonese (3-5-2): Marson; Risaliti, Polidori, Gelonese (1′ st Volpe); Corsi, Basso, Zibert, Cattaneo (25′ st Blaze), Mahrous (25′ st Panati); Ngom (15′ pt Grillo, 34′ st Spina), Curiale. A disposizione: Mengoni, Carosso, Alvaro, Bellini, La Ragione. Allenatore: Nevio Orlandi.
Messina (4-2-3-1): Lewandowski; Trasciani, Carillo, Celic, Morelli; Damian, Fofana; Statella (14′ st Russo), Konaté (14′ st Marginean), Gonçalves (14′ st Catania); Busatto. A disposizione: Fusco, Fantoni, Angileri, Rondinella, Giuffrida, Camilleri, Simonetti. Allenatore: Ezio Raciti.
Arbitro: Davide Di Marco della sezione di Ciampino (Bianchini-Croce; IV: Madonia).
Note – Osservato un minuto di silenzio per la morte dell’ex presidente della Vibonese Carmelo Fuscà. Corner: 6-4. Ammoniti: al 23′ pt Polidori (V), al 28′ pt Cattaneo (V), al 15′ st Mahrous (V), al 23′ st Volpe (V), al 28′ st Celic (M). Recupero: 2′ pt.