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Raciti: “Imprevedibili le conseguenze dei contagi ma il Messina si gioca tanto”

La società ha fin qui ufficializzato un solo caso, ma sarebbero già tre i contagi accertati nello spogliatoio del Messina, in attesa dell’ultimo giro di tamponi. Gli aggiornamenti provenienti dallo staff sanitario preoccupano il tecnico Ezio Raciti più degli aspetti tecnico-tattici in vista della gara in programma sabato alle 17.30 contro il Potenza al San Filippo: “È una partita importante contro una diretta concorrente, un confronto utile per recuperare il morale e riprendere il percorso interrotto con la prova di Viterbo, condizionata da tante circostanze negative. Dobbiamo dare il massimo e sono sicuro che la squadra risponderà presente, nonostante i problemi che abbiamo, soprattutto per il discorso del Covid. Sono molto preoccupato per questo. Già non abbiamo potuto effettuare il richiamo di preparazione durante la lunga sosta, avendo pochi elementi a disposizione e altri che sono tornati in campo in prossimità della ripresa, oltre ai nuovi, che vanno integrati al più presto. Non so ancora quanti calciatori avremo a disposizione, in più abbiamo Gonçalves e Marginean le cui condizioni sono da valutare“.

Ezio Raciti
Il tecnico del Messina Ezio Raciti (foto Domenico Bari)

Come riporta “Messinanelpallone”, il tecnico ha fatto il punto sui lungodegenti, che potrebbero rientrare a disposizione a breve: Morelli ha fatto cinque o sei allenamenti, Catania soltanto due mentre Matese ancora non è tornato in gruppo. Col Potenza mancheranno per il Covid due elementi importanti per noi in campo, oltre a tutti coloro i quali bisogna portare ad un buon livello di condizione fisica, più che atletica. A poco a poco spero di riavere tutti a disposizione, anche se, giocando ogni tre giorni, si fa fatica a ritrovare la condizione, considerando che un giocatore in buona forma migliora aumentando i minuti di partita giocati. Abbiamo uno staff con due preparatori atletici, oltre a Ristuccia anche Buemi, che si sta spendendo su questi aspetti. Ringrazio sempre i ragazzi per l’impegno, non appena sono in grado di reggersi in piedi si mettono a disposizione”.

Riguardo alle difficoltà legate al protocollo Covid, Raciti si rammarica per il persistere della emergenza: “Quando ti trovi di fronte a un contagio Covid, non sai mai quali possono essere le conseguenze, ad esempio come capitato a Morelli e Catania, ma è anche vero che si è costretti a stare fermi pur in assenza di sintomi gravi. In ogni caso, è un problema in più in un momento già complicato per la classifica”.

Adorante
Adorante ha scontato un turno di squalifica (foto Paolo Furrer)

Infine Raciti si sofferma sulla gara: “Abbiamo studiato la prestazione contro il Monterosi, nella quale abbiamo cambiato interpreti e sono arrivati degli errori. Prima di tutto, perché l’avevamo preparata con l’intento di aggredirli alti, ma abbiamo subito il gol e loro sono arretrati ancora di più per poi ripartire, cogliendoci impreparati. Inoltre, pur provando diverse soluzioni, riusciamo a segnare in ogni partita, ma subiamo troppi gol. Il percorso fatto da quando sono arrivato in panchina, tutto sommato mi soddisfa, alcune gare sono state fortemente influenzate dai problemi come quella di Francavilla in cui eravamo solo in undici e non potevamo giocare, ma non ci hanno concesso il rinvio”.

Necessario muovere la classifica, per dimezzare l’attuale -7 dalla zona salvezza: “Il pari col Foggia ha deluso qualcuno, ma tre giorni dopo loro hanno realizzato quattro gol contro il Palermo. Siamo andati male martedì, ma già dal fischio finale di quella partita pensiamo alla sfida con il Potenza, anche per ripagare i tifosi che ci hanno seguito fino a Viterbo e sono rimasti molto delusi. Il mio collega dice che vengono qui per vincere? Pensate quanto lo vogliamo noi, dopo essere incappati in una brutta sconfitta. Sono una buona squadra, avevano qualche difficoltà davanti, ma con Cuppone che gli ha fatto 5 gol in 4 partite, penso abbiano risolto il problema. Ogni partita può avere mille variabili, ma sicuramente noi in campo metteremo tutto quello che abbiamo in corpo, pur con mille difficoltà”.

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