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Raciti: “Gara deludente chiusa sul 2-0. Chiedo scusa ai tifosi, ora ripartiamo”

Contro il Monterosi è maturato il secondo ko della gestione di Ezio Raciti, che per sei volte in sette gare era riuscito a portare a casa un risultato positivo. Nel Lazio invece il Messina ha deluso ampiamente le attese e il tecnico non si nasconde: “Nello spogliatoio c’è ovviamente tanta delusione. Ci eravamo preparati per giocarla in modo diverso ma siamo andati subito sotto e la gara si è messa come non avremmo voluto. Abbiamo palleggiato a lungo, ma siamo stati ingenui sulle loro ripartenze, ci hanno punito con i loro uomini di gamba. La voglia di recuperare la partita ci ha fatto allungare ma le punte spalle alla porta erano preda dei loro difensori”.

Raffaele Russo
Raffaele Russo cerca uno spunto sulla corsia (foto Paolo Furrer)

Finisce nuovamente sul banco degli imputati una difesa che ha incassato 48 reti in 26 gare, 52 considerando anche la Coppa Italia: “Sapevamo che giocano con cinque uomini dietro e palle lunghe sugli attaccanti, con i centrocampisti reattivi sulle seconde palle. Il secondo gol ci ha tagliato definitivamente le gambe, una mazzata decisiva nata da un episodio sfortunato. Poi siamo stati in balia dell’avversario. Subiamo tanti gol, più di tutti. Abbiamo cercato la copertura del centrocampo ma gli episodi ci stanno condannando lo stesso. Non credo sia un problema di approccio, però se becchi gol subito poi è tutto in salita. Abbiamo sempre segnato, dobbiamo cercare di non prenderne”.

Non hanno pagato le quattro novità nell’undici titolare, che però sono state indotte da squalifiche (Adorante) e acciacchi: “Avevamo trovato un equilibrio ma per necessità siamo stati costretti a cambiare tanti uomini ed è mancato qualche automatismo. Come nella partita precedente le sostituzioni sono state dettate da problemi fisici. Gonçalves ha avuto una contrattura. Abbiamo dovuto fare riposare Marginean e Carillo e anche Fofana era in debito di ossigeno. Russo ha chiesto il cambio. Giocando frequentemente può capitare”.

Pietro Sciotto
Il presidente del Messina Pietro Sciotto (foto Paolo Furrer)

La squadra ha combattuto ma non ha retto l’atletismo dei locali: “La condizione fisica non è un problema. Abbiamo effettuato un richiamo della preparazione durante la sosta ma in gruppo c’erano soltanto una decina di elementi. Fofana è stato fermo venti giorni, Marginean dieci in Romania. Ci sono stati lunghi stop per infortunio che non hanno aiutato. Dobbiamo recuperare tutti e distribuire le forze”.

Raciti ha voluto rivolgersi al pubblico al seguito e ha contestato alcuni fischi: “Chiedo scusa ai tifosi che hanno compiuto un lungo viaggio per sostenerci, la prestazione non li ha gratificati. Nel calcio purtroppo accade anche questo. Proveremo a combattere contro gli avversari, non ci tireremo indietro. Ci sono state tante ammonizioni, ma siamo stati picchiati e di fatto poco tutelati anche dagli arbitri”.

tifosi Messina
I primi sostenitori del Messina giunti a Viterbo (foto Paolo Furrer)

Fondamentale lasciarsi alle spalle una trasferta deludente, anche perché sabato è in programma un altro scontro diretto con il Potenza: “Dobbiamo ricompattarci e cercare il riscatto sul campo. C’è una partita altrettanto importante già sabato. Ci arriveremo nelle condizioni migliori. In casa dobbiamo costruire la nostra salvezza, non possiamo permetterci altri passi falsi. La squadra è giovane, deve recuperare morale. Bisogna aiutarla nei momenti di difficoltà, senza puntare il dito o mortificarla. Dobbiamo fare quadrato per uscire da situazione difficile. Abbiamo avuto un buon periodo, con tanti risultati positivi. Non bisogna vedere tutto negativo ma lavorare e migliorare. Cercheremo di modificare atteggiamento e approccio”. 

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