Un solo punto nelle ultime quattro giornate. Il 2022 del Foggia di Zdenek Zeman non è iniziato sotto i migliori auspici. L’allarme (poi rientrato) delle dimissioni del ds Pavone, che alla fine ha prolungato il contratto con il club rossonero insieme al tecnico boemo, le sconfitte rimediate in serie contro Latina, Juve Stabia e Potenza, lo striminzito pari (1-1) con la Fidelis Andria, risultati che hanno portato i “satanelli” ad uscire dalla zona playoff.
Zeman, che tornerà sabato a Messina da ex, avendo allenato i giallorossi in Serie B nel lontano 1988-89, ha parlato alla vigilia in conferenza stampa, facendo inizialmente il punto sull’infermeria: “In settimana come sempre c’è stato qualche problema. Ha recuperato Sciacca, ma che è fermo da due mesi ed è difficile che in due giorni possa essere al meglio. Abbiamo perso Tuzzo, mentre spero che Di Pasquale sarà presente. Garattoni e Di Grazia? Ci sono i medici che la sanno più lunga di me. Garattoni non sarà pronto a breve, mentre Di Grazia si sta curando”.
Poi si è soffermato sui nuovi acquisti: “Se giochiamo tutte queste partite ravvicinate è difficile far inserire bene i nuovi, ma tecnicamente sono dei buoni giocatori. Partiremo in 19-20 e quindi qualche scelta in più ce l’avrò”.
Ai tifosi, che non hanno gradito le ultime prestazioni della squadra, dice: “Li capisco, loro giudicano in base a quello che gli facciamo vedere. Contro l’Andria l’impegno c’è stato, ma non è bastato né a loro, né a noi. Vogliamo entrambi che ci siano i risultati, speriamo di superare questo brutto momento e di giocare il calcio che piace a noi”.
Infine il focus di Zeman sugli attaccanti: “Sin dall’inizio ho spiegato alla squadra che i difensori difendono, i centrocampisti servono a costruire e gli attaccanti a chiudere. Gli attaccanti devono entrare dentro l’area e fare gol, abbiamo anche fatto vedere le immagini del Pescara e del Foggia della Serie A per far capire come agiva il tridente. Poi è normale che ci vogliano i tempi giusti e a questo ci si può arrivare solo allenandosi”.