C’è una chiara corrispondenza tra la stagione di Iulius Andrei Marginean e quella del Messina, entrambe iniziate con grossi affanni ma adesso caratterizzate da una netta ripartenza e risultati arrivati a livello personale e di collettivo. Il centrocampista romeno, intervenuto a “Contropiede”, trasmissione sportiva di Tcf, analizza il momento: “Sono molto felice perché Bari è stata una grande vittoria, la più bella e importante da quando sono qui. Sappiamo comunque che ancora avremo tante battaglie davanti a noi”.
Una squadra in affanno che nelle ultime settimane sta ritrovando fiducia e forza nei propri mezzi: “Il segreto è l’unione del gruppo, tra di noi siamo tutti amici e anche i nuovi arrivati si sono ben ambientati. Siamo più sereni specie dopo queste ultime due trasferte, sappiamo di poter fare bene”.
Sul campo della capolista, che era imbattuta al “San Nicola” prima di domenica, i peloritani hanno lottato a viso aperto e il successo premia l’atteggiamento tenuto dalla squadra di mister Raciti sino agli ultimi minuti di gioco: “Siamo andati a Bari provando sempre a giocare, specie nel primo tempo. Nel secondo abbiamo sofferto di più ma sempre nel modo corretto e ne è venuta fuori una grande prestazione. Lo dimostra l’azione del raddoppio che proviamo in allenamento. Nell’occasione è stato molto bravo Fofana a dare la palla nel corridoio e lanciare Goncalves coi tempi giusti, dimostrando sino all’ultimo momento come puntavamo a vincere questa gara”.
La stagione di Marginean è partita col freno a mano tirato prima di una netta inversione di marcia: “Rispetto sempre le indicazioni del mister provando a rendermi utile alla squadra. Personalmente prediligo agire nel ruolo di mezzala”.
Stare ai margini non è semplice, specie per un ragazzo del 2001 arrivato dal Sassuolo per giocare ed accumulare esperienza. “A inizio anno ho sofferto non trovando molto spazio ma continuavo a impegnarmi negli allenamenti per fare vedere le mie qualità. Ringrazio i tifosi per il sostegno, ho anche parlato col mister (Capuano, ndr) che mi elogiava negli allenamenti ma lo spazio poi non arrivava. Dopo mesi di grande sofferenza la rete al Catania è stata una liberazione e mi ha dato la spinta ad andare avanti”.
La convinzione che comincia a farsi spazio è che dopo il mercato la squadra abbia assunto una chiara consapevolezza e valga più della posizione occupata adesso in classifica. “Con questa fisionomia di squadra sin dall’inizio credo che non saremmo nella posizione attuale di classifica ma più vicini alla zona playoff”.
Infine, sono molto attese le valutazioni della casa madre che deciderà anche sul futuro prossimo del ragazzo: “Il direttore Palmieri del Sassuolo mi segue sempre da vicino e quando non trovavo spazio ha pensato anche a un mio trasferimento in vista del proseguo di stagione. Il cambio di allenatore e la mia ferma volontà nel restare qui per aiutare la squadra a fare bene sono risultate decisive”.