Il tecnico del Messina Ezio Raciti si rammarica per il mancato successo con il Picerno, che allontana a -6 la salvezza diretta, anche se in coda hanno perso ben sei avversarie dirette: “L’approccio è stato giusto. Siamo stati poi condizionati dall’unico tiro in porta che hanno fatto, con la deviazione che ci ha penalizzato ancora una volta. Essendo una squadra giovane i ragazzi subiscono il peso della pressione, le avversità e nei momenti negativi diventa difficile reagire. Continua insomma un periodo negativo”.
Gli inserimenti dei tre nuovi acquisti hanno però cambiato il volto della gara, propiziando il pareggio di Celic: “Nel secondo tempo siamo stati più presenti, con degli accorgimenti, e siamo andati in ampiezza. Abbiamo messo dentro l’esperienza, la serenità, la qualità e l’equilibrio di Rizzo e siamo riusciti a proporre buone trame. Peppe non si discute: ci ha dato quello che mancava, riuscivamo a girare la palla e a sfondare da entrambi i lati. Abbiamo puntato forte su di lui perché essendo un messinese ha ancora di più la voglia di tirare fuori la squadra da questa situazione. Anche Angileri ha fatto bene. È mancata la fortuna che loro hanno avuto sul primo gol”.
Il calendario, con la doppia trasferta di Palermo e Bari, non sembra un alleato: “Avevamo preparato la partita per ottenere qualcosa in più. Loro ci hanno provato spesso da lontano ma sono state conclusioni facile preda di Lewandowski. Dobbiamo crederci e lavorare con serenità. Ci aspettano partite tremende, difficilissime. Dobbiamo prepararle con concentrazione, per arrivarci al meglio”.