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L’Akademia Sant’Anna prepara la ripresa. Maressa: “Vogliamo coinvolgere la città”

Prosegue lo stop forzato per la Sanitaria Sicom Akademia Sant’Anna che, in virtù della nuova pausa imposta dalla Federazione Italiana Pallavolo ai campionati fino al prossimo 6 febbraio, non può fare altro che intensificare il lavoro in palestra e sul campo, così da farsi trovare pronta alla ripresa, nell’attesa anche di poter recuperare le ultime atlete ancora positive.

Akademia Sant'Anna
L’alzata di Ludovica Fabbo per le compagne (foto Marco Familiari)

Una situazione non certo semplice, condivisa con le altre squadre del torneo, ma che il club sta affrontando con serenità, come sottolinea il team manager Marco Maressa. “Sicuramente non è semplice allenarsi in queste condizioni: non avere lo stimolo della partita il sabato e, ancora peggio, non poter programmare il lavoro per la mancanza di una data certa della ripresa rende tutto abbastanza difficoltoso. Anche non avere a disposizione il gruppo al completo per così tanto tempo ha imposto allo staff dei correttivi, seguendo i protocolli imposti dalla pandemia. Nella difficoltà, però, non ci siamo fatti trovare impreparati e abbiamo subito messo in atto un “piano B”. Tecnici e dirigenti hanno rimodulato sia l’attività in campo che quella fuori. Un lavoro dietro le quinte che non si vede ma che, alla fine, permette al gruppo squadra di concentrarsi sull’aspetto tecnico con la massima serenità, senza pensare ad altro”.

Akademia Sant'Anna
Il team manager dell’Akademia Sant’Anna Marco Maressa

L’Akademia cerca anche di pianificare il futuro. “Insieme al presidente Fabrizio Costantino, e di concerto con il ds Peppe Venuto e il tecnico Nino Gagliardi, abbiamo già definito la linea strategica per la prossima stagione. Da alcuni giorni lavoriamo a diverse strategie di marketing che lanceremo presto, così come siamo attivi sul piano delle partnership, con l’obiettivo di coinvolgere diverse aziende, sia locali che nazionali, elemento fondamentale per proseguire il nostro percorso di crescita e puntare ancora più in alto. Questo ancora oggi per il nostro sport rappresenta una nota dolente. Noi, ad esempio, lavoriamo quotidianamente con la massima professionalità e, lo posso dire con convinzione, proponiamo un progetto importante per la città. Nonostante questo ancora il nostro sport non riesce a riscontrare nel tessuto economico locale un interesse concreto e diffuso, rendendo sempre più difficoltoso il futuro del nostro movimento”.

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