Un ritorno in campo dopo la lunga squalifica con tanto di gol al debutto indossando la maglia della Virtus Francavilla. Sono bastati 11 minuti a Kikko Patierno per andare a segno contro il Messina, il quale ha poi descritto così le proprie emozioni in conferenza stampa: “Sognavo quest’esordio. Ringrazio veramente tutta la società del Francavilla, dal presidente Magrì al direttore, al mister e ai miei compagni che mi hanno supportato in questi mesi. Lo devo a loro, sanno quanto ho sofferto. Voglio lasciarmi alle spalle il passato, inizia ora per me un nuovo percorso”.
Lo stop di un anno e quattro mesi per la sentenza sulla presunta combine di Picerno-Bitonto aveva lasciato l’attaccante lontano dai campi di calcio per un periodo notevole: “All’inizio ho gestito bene l’ansia, anche nel riscaldamento ero molto sereno. Ho avuto quindi un blackout di 2′-3′, lo confesso, ma con quest’idea di gioco si può mettere chiunque davanti e con una settimana di lavoro dietro è tutto più semplice. Mi reputo un attaccamento moderno, riesco ad alternare le giocate, vengo a raccordo con la squadra e mi piace attaccare la profondità. Con le idee del mister bisogna saper giocare a calcio, altrimenti si è fuori. Con gli altri attaccanti mi trovo benissimo, siamo in sei e c’è competizione, ce la giocheremo con serenità. A febbraio avremo otto partite, ci sarà spazio per tutti, l’importante è portare i punti a casa”.
E adesso a quale quota gol ambisce Patierno? “Da attaccante lo penso, si fanno dei calcoli, ma non è il momento di ragionare troppo a livello personale. La cosa più importante è mettere minutaggio nelle gambe e fare delle buone prestazioni. Se il gol arriva ne sono felice, da attaccante vivo per questo, l’importante è che sto bene e sono sempre a disposizione. Questo lo dedico alla mia famiglia che è mi stata vicina, allo stadio erano in 25. Non ho mai pianto dopo un gol, a trent’anni è successo. Sono orgoglioso, volevo dare tanto soprattutto a loro che hanno sofferto tanto con me”.