Il Comune di Messina con una Delibera di Giunta il 6 dicembre scorso ha affidato la gestione della piscina comunale Cappuccini per i prossimi vent’anni all’Università di Messina, nonostante fosse a conoscenza della pendenza del giudizio volto all’annullamento della risoluzione del contratto con l’Asd Waterpolo Messina, in cui intimava anche il rilascio della struttura natatoria. Una delibera che affida all’Ateneo anche il campo da calcio del “Bonanno”, che sorge all’Annunziata, e il campo di atletica dei Cappuccini.
Giovedì scorso il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha emesso un’ordinanza con cui sospende l’efficacia della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale di Catania che revocava la gestione dell’impianto alla stessa Waterpolo, che ne rientra di fatto in possesso. La trattazione del merito è stata fissata in pubblica udienza per il prossimo 7 aprile 2022.
Il vice presidente vicario del Consiglio Comunale Nino Interdonato ha rivolto quindi un’interrogazione urgente al sindaco Cateno De Luca per sapere se sia sua intenzione “revocare in autotutela la Delibera n. 705 per mettere al riparo l’Ente comunale da eventuali e ulteriori ricorsi giudiziari”. Se non arriveranno risposte entro venti giorni, Interdonato trasmetterà la documentazione al competente Assessorato Regionale agli Enti Locali.
L’esponente di Sicilia Futura va giù dura sulle politiche dell’Amministrazione Comunale: “Continua l’inarrestabile scia di insuccessi sulla gestione degli impianti sportivi di Palazzo Zanca. Le sorti delle strutture messinese ancora una volta verranno decise dalla giustizia amministrativa”.
Interdonato sottolinea poi il corto circuito indotto da due esponenti della stessa Giunta: “La vicenda assume contorni surreali in Commissione Bilancio, dove è stata presentata dall’assessore Caminiti la delibera sul piano delle alienazioni, che comprende la stessa Piscina Cappuccini. Con un atto l’impianto natatorio si dà in gestione all’Università e con un altro atto la medesima struttura viene posta in “valorizzazione”. Ad un mese dalla nostra segnalazione non si registra ancora alcun emendamento in merito. Serve chiarezza: due assessori della stessa Giunta, entrambi presenti, non possono disporre in due diverse sedute due posizioni opposte”.