Il 2022 si apre all’insegna della continuità per il Messina. La ritrovata sinergia tra il presidente Pietro Sciotto e il consulente Pietro Lo Monaco allontana le rivoluzioni che sembravano prefigurarsi soltanto qualche settimana fa. Tanto più che il campionato non riprenderà domenica 9 gennaio ma almeno una settimana dopo. Con il derby di Palermo rinviato a mercoledì 2 febbraio, il ritorno in campo è previsto a questo punto a metà mese, quando al “Franco Scoglio” sarà di scena il Monopoli, sorprendente vice-capolista che in realtà concluse il torneo al terzo posto già due stagioni fa.
In realtà il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ha già messo le mani avanti, chiarendo che “la speranza è che il rinvio possa essere limitato alla prima giornata di gennaio”. Nessuna certezza granitica in tal senso, com’è inevitabile in un Paese che registra da 48 ore oltre 140mila casi al giorno, già 50 positivi in serie A dove le strutture e gli spazi a disposizione dei tesserati sono all’avanguardia e in cui si teme anche il possibile risvolto delle feste del Capodanno.
Dopo i casi di Covid alla vigilia della trasferta di Catanzaro, che ha forse irrimediabilmente segnato l’avventura in riva allo Stretto del tecnico Eziolino Capuano, il suo successore Ezio Raciti, riconfermato alla guida della squadra dopo il pareggio con il Catania e la vittoria con la Paganese, non dovrebbe avere avuto novità sgradite dal ciclo dei tamponi a cui si è sottoposto il gruppo, in particolare gli stranieri provenienti dall’estero. In tal senso si attendono eventuali comunicazioni e conferme dal club.
Al momento sembrano certi di partire soltanto due elementi: l’attaccante croato Ante Vukusic e l’esterno difensivo Daniele Sarzi Puttini. Il primo, arrivato in estate dallo Steaua Bucarest, chiuderà la sua avventura in giallorosso con tredici presenze e due reti, una decisiva con la Virtus Francavilla e l’altra vanificata poi dalla rimonta del Foggia, nonostante il biennale con scadenza 2023 siglato nelle ultime ore del mercato estivo.
Il secondo rientrerà all’Ascoli, che in estate lo aveva girato in prestito ai peloritani. Il 25enne emiliano aveva collezionato 15 apparizioni e una rete, nella vittoria per 3-2 a Potenza, prima di subire un infortunio a Latina, che ne ha imposto l’operazione al menisco. A differenza dello sfortunato Matese, dopo avere saltato le ultime cinque gare potrà presto tornare in campo ma con ogni probabilità lontano dalla città dello Stretto. Le due uscite riducono a 21 unità il gruppo, comunque rimpinguato nelle ultime settimane dagli innesti dalla Primavera 4 allenata proprio da Raciti dei giovani difensori Giuffrida, Nicosia e Spaticchia e del centrocampista D’Amore.
Dal mercato sono attese almeno due entrate. Il direttore sportivo Christian Argurio dovrà individuare un attaccante over di maggiore esperienza da affiancare ad Adorante, autore già di sette reti, e ai vari Baldé, Catania, Russo, Distefano e Busatto. Sulla corsia sinistra è prevista invece la promozione del convincente portoghese Thiago Gonçalves, che sarà affiancato da un altro under. Una precisa strategia societaria, alla ricerca di un più costante ottenimento del “minutaggio”.
Schierare under garantisce infatti determinanti introiti dalla Lega e il Messina, nonostante una rosa giovanissima, come ha ricostruito l’emittente Rtp, lo ha fatto soltanto in cinque occasioni nelle prime venti giornate: con Picerno, Foggia, Fidelis Andria, Taranto e Paganese. Le “promozioni” di Fusco e Marginean, autore di due reti consecutive, e un’altra alternativa under sulle corsie esterne dovrebbero facilitare il compito di Raciti. L’auspicio è che la linea verde coincida anche con la maggiore serenità mostrata nelle ultime uscite pre-natalizie, dopo un girone d’andata troppo altalenante.