Il 2021 sportivo della Nebros si è concluso in anticipo. I ragazzi di Perdicucci sono stati gli ultimi ad osservare il turno di riposo, prima di ritrovarsi per la consueta cena di Natale. Si tornerà in campo domenica 9 gennaio in casa della Virtus Ispica, per un girone di ritorno che vedrà Carrello e compagni impegnati nel raggiungimento della zona playoff, distante appena quattro lunghezze. La possibilità di giocare gli spareggi promozione rappresentano un obiettivo ma non un obbligo per una società venuta alla luce a metà estate, frutto dell’unione tra l’Acquedolci e il Due Torri, che ha come missione primaria la salvaguardia della categoria.
Lo sa bene il vicepresidente, Carlo Natoli, perché se quello che sta per finire è stato l’anno della nascita del progetto Nebros, quello che verrà dovrà essere quello del rafforzamento: “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti. Girare a 21 punti appena sotto la zona playoff è un risultato che è andato ben oltre le nostre più rosee aspettative. Naturalmente abbiamo sempre avuto fiducia nelle nostre scelte, però una società che ha iniziato a muovere i primi passi quando da altre parti già si iniziava il ritiro vuol dire partire in ritardo rispetto al resto del campionato. I ragazzi e il mister invece hanno risposto alla grande e siamo molto contenti. L’obiettivo resta una salvezza da ottenere nel modo più tranquillo possibile insieme alla valorizzazione degli elementi provenienti da tutto il comprensorio dei Nebrodi. Se poi dovesse arrivare qualcosa in più tanto di guadagnato”.
L’unione tra l’Acquedolci e il Due Torri si è dunque rivelata fruttuosa e azzeccata: “È venuta in modo del tutto spontaneo e naturale. Quando guidavamo l’Acquedolci guardavamo con simpatia il Due Torri, anche quando ci siamo ritrovati noi in Eccellenza e loro in Promozione, perché sentivamo che ci potesse essere affinità. Il nostro modo di fare calcio in modo serio e genuino è sempre stato molto simile al loro, per non dire identico. Vogliamo essere un punto di riferimento per tutta questa vasta fetta di territorio che ha tanto da dare a livello calcistico”.
Il mercato di dicembre ha portato al ritorno del “figliol prodigo” Ninni Carrello, che ha subito fatto vedere di non aver perso il feeling col gol: “Per lui qui le porte sono sempre aperte. Le sue migliori stagioni le ha vissute con noi insieme al mister Perdicucci. Il suo ritorno è un valore aggiunto: in attacco avevamo già Fioretti, che si sta rivelando una piacevole sorpresa, soprattutto dal punto di vista umano. Sono sicuro che insieme formeranno una grande coppia, sembra che giochino insieme da una vita”.
Il punto su cui Natoli ancora non si sbilancia è l’apporto del pubblico. La possibilità di riprendere a giocare con gli stadi chiusi dopo il lungo stop è stato uno dei motivi che spinsero l’Acquedolci a non riprendere il campionato la scorsa primavera: “Credo che sia ancora presto per poter giudicare l’apporto o la vicinanza del pubblico nei nostri riguardi. Poche realtà in questa categoria possono dire di avere la stessa cornice di gente di due anni fa. Ancora le persone non vedono lo stadio come un luogo del tutto sicuro, perciò è ancora presto per poter stilare un bilancio in questo senso. Credo che ci vorrà ancora qualche mese. Un po’ di diffidenza all’inizio c’è anche stata, ma è normale. I ragazzi e il mister invece stanno dimostrando di meritare l’apporto del pubblico e io sono sicuro che crescerà anche al “Vasi”, con la speranza di non sentire più parlare di limitazioni”.