Sarebbe stata la classica lode per una squadra che aveva centrato un doppio successo interno contro Orzinuovi e Piacenza, ma la sfida di Casale ha confermato le difficoltà su un campo storicamente tabù per l’Orlandina. Per il tecnico Marco Cardani non era una gara come le altre: “Ritornare a Casale su questo campo da capo allenatore di un club storico come Capo d’Orlando è stato per me veramente emozionante. Non potrò mai ringraziare abbastanza la Junior Casale, coach Crespi e il patron Cerutti per i sette anni trascorsi qui nel corso dei quali ho provato a rubare qualche consiglio utile”.
Inevitabili le emozioni per un allenatore che ha fatto parte per tante stagioni del club rossoblù e tornava per la prima volta da avversario in un torneo professionistico. Ma l’analisi della prova dei suoi è onesta e critica: “Come successo a Treviglio un mese fa non siamo stati capaci di competere, ad eccezione del primo quarto. In avvio abbiamo tirato con percentuali eccellenti e la Junior probabilmente era parzialmente appagata dallo splendido percorso fin qui intrapreso e si è lasciata sorprendere dalla nostra pallacanestro. Poi appena è cresciuta la fisicità della loro difesa e la pressione sui pick and roll abbiamo fatto fatica, non adeguandoci a cosa richiedeva la partita. Non siamo riusciti neanche a toccarli in situazioni in cui devi attaccarti all’avversario come ad esempio i blocchi, la difesa uno contro uno e rimbalzi. Abbiamo subito 34 punti nel solo secondo quarto”.
Il tecnico, pur notando un atteggiamento propositivo nel corso della prima frazione, ha dovuto registrare la voglia da parte dei padroni di casa di ribaltare l’incontro. La Infodrive non è riuscita a opporsi ad una delle squadre che veleggia in alto: “Su certi campi devi anche essere pronto a giocare tatticamente. Siamo molto ingenui e giovani, spesso non rispettiamo i nostri piani partita. Abbiamo concesso tiri veramente facili in diversi momenti della sfida e non siamo riusciti a competere con loro in tutto il secondo tempo, che si è trasformato in una passeggiata per Casale”.
In ottica futura il terzultimo posto non concede garanzie. Servirà rimanere concentrati per ottenere l’obiettivo salvezza: “Al di là dell’importanza delle emozioni provate a livello personale speravo di riuscire a trasmettere qualche energia in più alla squadra. Questo non si è visto sul campo. Abbiamo bisogno di salvarci e vincere le partite contro i nostri contender ma anche provare a fare un colpo quando possibile”.