Il Fc Messina sembra ormai a un passo dal baratro. Dopo le undici reti subite nelle ultime due uscite, contro Paternò e Troina, i peloritani non scenderanno in campo mercoledì a Cava dei Tirreni, contro la terza forza del torneo. Una scelta indotta da una crisi societaria che sembra senza via d’uscita ma anche dalla penuria di tesserati.
Dopo il brasiliano Denilson Gabionetta, accasatosi al Santa Maria Cilento, stanno lasciando la città dello Stretto tutti gli elementi più rappresentativi. È il caso dell’attaccante Luca Orlando, già assente domenica, prossimo alla firma con il Chieti, e del centrocampista Fabrizio Bramati, che non ha ancora una nuova destinazione ma ha chiesto la rescissione come il senegalese Amadou Samb Pape. Il portiere Lorenzo Selmi invece è rientrato al Pisa per fine prestito.
Diventano così ben sedici le operazioni in uscita già formalizzate da inizio dicembre. Considerati gli infortuni del giovane Piccione e le richieste di svincolo già formalizzate da almeno altri due elementi (il Giarre segue con interesse il centrocampista Giovanni Giuffrida e il portiere Flavio Giannini) c’è il rischio concreto di non arrivare a proporre un undici titolare. Ecco perché la società ha alzato bandiera bianca in anticipo.
Con apprezzabile franchezza è ancora una volta l’amministratore delegato Carmelo Santoro a fare il punto sul delicato momento del club: “Abbiamo due trattative in essere, ma non è semplice definirle in tempi rapidi. Il tempo è un nemico così come non aiuta il calendario, che proprio questa settimana prevede un impegno infrasettimanale. Molti calciatori hanno chiesto lo svincolo e sinceramente per correttezza non ce la sentiamo di bloccarli”.
Le nuove norme prevedono l’esclusione di un club già dopo due rinunce, per cui il destino del Fc Messina, già a -8 dalla salvezza diretta e con una penalizzazione all’orizzonte sembra segnato: “Il risultato sportivo purtroppo passa in secondo piano. Vorremmo comunque salvare il titolo sportivo e procedere al saldo dei creditori residui. Stiamo lavorando giorno e notte per fronteggiare il passo indietro del presidente Rocco Arena, che non è più in grado di impegnarsi in tal senso”.
Una presa di posizione che stride con tanti annunci che avevano caratterizzato l’ultimo biennio, nonostante un ricorso pendente al Tar di Catania per l’assegnazione della gestione dello stadio “Franco Scoglio”. Dai proclami e dai rendering suggestivi si è passati invece a un’amara attualità. I titoli di coda, salvo clamorosi colpi di coda, sembrano dietro l’angolo.
Se il Fc Messina verrà escluso, le dieci formazioni che lo avevano battuto sul campo perderanno i tre punti acquisiti in precedenza. Acireale e Trapani, che avevano pareggiato con i peloritani, perderanno un solo punto, mentre Portici e Sancataldese erano le uniche ad essere state sconfitte sul campo. Una beffa per tutti, che rischia anche di falsare il campionato. I peloritani avevano anche superato due turni in Coppa Italia contro il San Luca e lo stesso Acireale, prima di essere eliminati dal Trapani.