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La Fidelis Andria fa festa: 2-3. Il Messina sprofonda, è la quarta sconfitta di fila

Non si arresta la crisi dei giallorossi che perdono in casa un delicatissimo scontro diretto. Catania illude, sbloccando il risultato dopo appena 2′. Gli ospiti rimontano con Di Piazza e Bubas su rigore. Nella ripresa il pari di Adorante è solo momentaneo, Alberti a 6′ dal termine regala la vittoria ai suoi su una rete contestata dalla squadra di Capuano per un precedente controllo col braccio di Nunzella. 

Curva Sud
Il tifo organizzato giallorosso in Curva (foto Paolo Furrer)

Il pre-partita: Sfida verità al “Franco Scoglio”. Il Messina ospita la Fidelis Andria, con cui condivide il penultimo posto in classifica, in uno scontro diretto per la salvezza assolutamente da vincere. Tra i giallorossi, reduci da tre sconfitte consecutive, quattro novità rispetto alla gara di Latina: Capuano schiera dal 1’ Catania, Rondinella e Distefano e può rilanciare anche Damian, che ha pienamente recuperato dal Covid. Continua ad essere però piuttosto lunga la lista degli assenti: out gli squalificati Fofana e Carillo, oltre a Morelli, Sarzi Puttini, Goncalves e Matese. Nella Fidelis Andria di Ciro Ginestra, in campo con uno speculare 3-5-2, subito titolare il neo acquisto Legittimo. Alcibiade e Tulli siedono in panchina. Mancano Zampano, Bordin e l’ex giallorosso Benvenga. Squalificato l’altro ex Sabatino, comunque in odor di partenza.

Acr Messina
Il Messina celebra la rete di Catania (foto Paolo Furrer)

La cronaca: Pronti via e il Messina trova immediatamente il vantaggio. Trascorsi 2’, bravo Catania a proiettarsi all’ingresso dell’area e a sistemarsi il pallone sul sinistro, indirizzando poi all’angolino. Dini battuto, è l’1-0 grazie al primo gol tra i professionisti realizzato da Catania. Al 5’ l’Andria risponde con il colpo di testa di poco a lato di Di Piazza su cross di Casoli. Ancora il centravanti biancazzurro ad un soffio dall’1-1 al 7’: Mikulic lo anticipa al momento del tiro e si rifugia in angolo, esultando per il provvidenziale salvataggio. Gli ospiti però insistono e al 13’ agguantano il pari proprio con Di Piazza, lanciato in profondità da Bubas che aveva ricevuto da Di Noia. La punta non sbaglia il diagonale a tu per tu con Lewandowski. Tutto da rifare quindi per il Messina. La partita di Di Piazza, autore dell’1-1, termina già al 18’, quando un problema fisico lo costringe a lasciare il terreno di gioco. Dentro Tulli. I padroni di casa non reagiscono e al 23’ uno svarione di Fazzi consente all’Andria di presentarsi con Di Noia davanti a Lewandowski che, una volta saltato, è costretto a stendere l’avversario. Calcio di rigore che Bubas trasforma spiazzando dal dischetto l’estremo difensore polacco. Per la formazione di Ginestra è l’1-2. La curva non gradisce l’atteggiamento della squadra. Messina letteralmente scomparso, in palese difficoltà soprattutto in mezzo al campo. Monologo dell’Andria in questa fase. Al 32’ Bubas si gira e calcia a lato. Al 39’ punizione a giro di Nunzella, Lewandowski respinge in tuffo. Il Messina torna timidamente a farsi vedere con la schiacciata di testa di Adorante, al 42’, sugli sviluppi della punizione di Damian, ma è davvero comoda la presa di Dini. Si va al riposo con l’Andria che conduce con pieno merito.

Di Piazza
La rete del momentaneo pareggio di Di Piazza (foto Paolo Furrer)

Doppio cambio di Capuano alla ripresa: Balde e Russo per Vukusic e Rondinella. Ed è Russo ad andare vicino al 2-2 al 3’ con una bella conclusione che termina a lato dopo il buono spunto di Catania sulla corsia destra. Distefano accusa un guaio muscolare e chiede la sostituzione. Konate entra al suo posto. Al 14’ Casoli insacca sottomisura all’altezza del secondo palo ma in posizione di fuorigioco, annullato l’1-3 dell’Andria. Bisogna attendere il 24’ per un’azione pericolosa creata dal Messina. Balde impegna Dini da fuori area, il portiere vola a deviare in angolo. Episodio che dà la scossa perché sul corner seguente i peloritani trovano il pari. Dini compie un miracolo sul colpo di testa di Mikulic, poi Celic rimette in mezzo da destra per Adorante ed il tocco sottomisura del centravanti, al sesto centro del campionato, vale il 2-2. Caricati dopo aver riequilibrato le sorti dell’incontro, i giallorossi reclamano al 36′ un calcio di rigore per il contatto in area tra Legittimo e Balde, ma Monaldi fa cenno al senegalese di rialzarsi. Sul fronte opposto Lewandowski, un minuto dopo, blocca in due tempi sul tiro di Dipinto dalla distanza. Ed al 39′ Alberti beffa di testa la difesa di casa, saltando più in alto di tutti a centro area e confezionando il clamoroso 2-3. Vane le proteste dei giocatori del Messina per un controllo con il braccio di Nunzella prima del cross. Doccia gelata e Capuano si gioca l’ultima carta offensiva Busatto per Catania. Nei minuti di recupero, però, non accade più nulla. Il Messina perde 2-3 un cruciale scontro diretto e resta da solo al penultimo posto. La quarta sconfitta di fila viene accompagnata dai fischi dei tifosi. Adesso è piena crisi.

Damian e Adorante
Damian e Adorante lottano in mezzo al campo (foto Paolo Furrer)

Il tabellino. Messina-Fidelis Andria 2-3
Messina (3-5-2): Lewandowski; Fazzi, Celic, Mikulic; Rondinella (1’ st Russo), Simonetti, Damian, Catania (40′ st Busatto), Distefano (11’ st Konate); Vukusic (1’ st Balde), Adorante. A disp. Fusco, Fantoni, Marginean. All. Capuano.
Fidelis Andria (3-5-2): Dini; Legittimo, De Martino, Venturini; Casoli, Gaeta (26’ st Bolognese), Bonavolontà, Di Noia (34’ st Dipinto), Nunzella; Bubas (26’ st Alberti), Di Piazza (18’ pt Tulli). A disp. Vandelli, Paparesta, Carullo, Lacassia, Pelliccia, Graziano, Leonetti, Alcibiade. All. Ginestra.
Arbitro: Marco Monaldi di Macerata (assistenti: Luca Testi di Livorno e Costin Spataru di Siena)
Marcatori: 2’ pt Catania (M), 13’ pt Di Piazza (FA), 25’ pt Bubas su rigore (FA), 25’ st Adorante (M), 39′ st Alberti (FA).
Note – Ammoniti: Lewandowski (M), Mikulic (M), Dini (FA), Simonetti (M), Konate (M). Recupero 2’ pt, 4′ st. Biglietti venduti: 500. Incasso 4.721 euro.

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