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Gonçalves: “Orgoglioso della prova di Catanzaro. Capuano chiede di dare tutto”

Non è una settimana serena per il Messina, che nelle ore subito antecedenti al match con il Catanzaro si è visto piombare addosso lo spettro del Covid, sempre scampato nel precedente torneo. L’esterno difensivo Thiago Gonçalves ha commentato ai microfoni di Rtp l’ultima prova, ovviamente viziata da defezioni e contrattempi: “Abbiamo vissuto un brutto prepartita e nonostante questo siamo entrati bene in gara contro una squadra molto forte, che gioca bene. Abbiamo mostrato carattere, pur alle prese con diverse assenze pesanti, specialmente in attacco. Abbiamo anche creato qualche buona occasione, fallendola. Ad organico completo e con una vigilia normale credo che potessimo puntare ad un altro risultato, ma non è successo. Sono comunque orgoglioso per quanto abbiamo fatto”.

Lewandowski
La delusione di Lewandowski a Catanzaro (foto Paolo Furrer)

L’ex calciatore del Genoa scommette ad occhi chiusi sulle qualità dell’organico, distante un punto dalla salvezza diretta e cinque dai playoff dopo la penalizzazione del Foggia, alla quale dovrebbe seguire presto quella del Catania: “Adesso siamo proiettati all’Avellino. Siamo già più cattivi e col tempo diventeremo una squadra che incute timore agli avversari. Stiamo diventando veramente forti e sono convinto che acquisiremo la necessaria consapevolezza per puntare ai playoff. Lavoro quotidianamente per portare più in alto questa piazza e una maglia così importante”. 

Gonçalves vive con spirito costruttivo la concorrenza nella retroguardia: “Il mio principale obiettivo è lavorare per la squadra, rispettando i dettami del tecnico. A livello individuale punto a raggiungere negli anni le massime categorie, la serie A o la Premier League, che è il mio sogno nel cassetto. Prediligo un gioco offensivo, mentre il mio collega di reparto Sarzi Puttini è un difensore nato. Non sbaglia nulla, ho tanto da imparare dalla sua esperienza, dal momento che ha giocato anche in B”. 

Carillo
Carillo pressato da Carlini (foto Paolo Furrer)

Il cambio di allenatore ha spronato un gruppo che si era pericolosamente adagiato dopo un avvio incoraggiante: “A tutti noi tocca lavorare, sapendo che le scelte definitive spettano al mister. Capuano riesce a fare uscire fuori tutto quello che un calciatore ha in corpo, come cattiveria, passionalità e carattere. Ha tanti anni di esperienza nel calcio. Ogni giorno mi sta facendo crescere, specialmente in proiezione difensiva. Poi in allenamento a livello tattico ti fa lavorare bene durante le due fasi del gioco”.

In carriera l’esterno portoghese ha collezionato una trentina di presenze, con quattro assist all’attivo, nella “Primavera” del Genoa. In giallorosso il gol con il Campobasso e l’assist a Potenza, nelle due vittorie del nuovo corso: “Stavo facendo bene in rossoblù, allenandomi con la prima squadra e avendo la considerazione da parte della selezione Nazionale Under 20 del Portogallo. Con il Covid ho deciso di tornare a casa e ho pagato il periodo di inattività. Per sei mesi sono stato in prestito al Real Valladolid B ma lì non ho trovato molto spazio”. 

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