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Il Sant’Agata di scena a Biancavilla. Giampà e Giuliano: “Pronti a battagliare”

Il Sant’Agata prova a ripartire in un match che comunque nasconde tante insidie. La formazione allenata da Mimmo Giampà ha ottenuto soltanto due punti nelle ultime quattro gare e sfiderà un Biancavilla reduce dal sorprendente pareggio di Acireale, che però non è bastato per salvare la panchina di Ciccio Cozza, rimpiazzato dal rientrante Orazio Pidatella. Gli arrivi di Capone e Pascali danno nuove alternative in difesa, perché anche se la classifica è confortante, il ds Meli lavora per mantenere gli attuali otto punti di margine sulla zona playout.

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“Negli ultimi tempi abbiamo raccolto pochi punti e c’è tanta voglia di fare bene – ha sottolineato il difensore Simone Giuliano. La gara di Biancavilla mi preoccupa, perché si tratta di avversari che non hanno tanto da perdere e giocano come se fosse una finale di Champions. Dovremo essere preparati e metterci più grinta rispetto a loro”. 

Concetti condivisi da mister Giampà: “Abbiamo l’obbligo di invertire subito la rotta perché ad essere onesti con il Licata abbiamo pareggiato pur giocando male e sappiamo che questo non sempre accadrà. A Biancavilla sarà un’autentica battaglia su ogni pallone, da giocare su un campo molto piccolo. Si rischia di prendere gol ad ogni pericolo ma possiamo anche offendere”.

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La formazione etnea ha deciso di cambiare allenatore per rilanciarsi e sterzare in classifica: “Pidatella lo scorso anno utilizzava il 3-5-2 ma nelle corde dei loro giocatori c’è anche il 4-3-3. Daranno tutto in campo per vincere. Sono molto esperti e fisici e il match può sbloccarsi anche da calcio da fermo. Gente come Ficarrotta che fra l’altro conosciamo bene, Ancione, Manfrè e Viglianisi ha grande talento. Dovremo uscire dal campo senza rimorsi. È uno scontro diretto da giocare in trasferta, possiamo sfruttare due risultati su tre”. 

Giampà ha stilato anche un bilancio del mercato dopo le recenti operazioni: “È un mercato sempre aperto, anche noi abbiamo formalizzato due arrivi nel corso della settimana anche se preferivo le vecchie finestre più brevi. I giocatori scelti sono funzionali alla squadra e dovevano arrivare già in estate. Capone era stato scelto ad agosto ma era in Svezia, ora si è liberato e lo abbiamo ingaggiato. Più avanti inseriremo un portiere perché siano pochi in quel ruolo”. 

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