Parola al capitano. Luigi Carillo può dirsi soddisfatto sia per i tre punti che, da difensore, per avere mantenuto la porta inviolata. Dopo aver vinto per 3-2 a Potenza nelle ultime tre gare il Messina ha subito soltanto la rete costata il ko a Castellammare di Stabia, peraltro in modo rocambolesco. “È una vittoria importantissima, l’abbiamo voluta con tutti noi stessi. È il frutto del sacrificio e del lavoro giornaliero. Siamo un bel gruppo che cresce ogni giorno di più. Il fatto di non subire gol è una grande soddisfazione soprattutto per noi difensori. Anche quando si subiva di più ad inizio anno sapevo che questa squadra aveva valori elevati, adesso siamo ben messi in campo e risulta difficile farci gol”.
Quali tasti ha toccato Capuano (sette punti in 360′) in queste settimane al di là del cambiamento dal punto di vista tattico? “Il mister in primis è un grande motivatore, ci ha preso in un momento di grande difficoltà ed è entrato al meglio dentro di noi facendoci tirare il meglio con veemenza. Adesso non subiamo molto. Il nostro primo tempo è stato eccezionale, il tecnico ci indica i dettagli e in campo sappiamo cosa dobbiamo fare. Guardiamo avanti, avremo una settimana per preparare al meglio la prossima sfida. Questa va dedicata anche a lui”.
In difesa ha giocato Celic nel terzetto arretrato, preferito a Mikulic che era sceso in campo domenica scorsa. “Singolarmente siamo tutti giocatori di grande livello, chiunque viene chiamato in causa dà il massimo apporto. Celic e Fazzi sono giocatori che abbinano fisicità e tecnica, c’è qualcosa da registrare dietro, ma come reparto siamo molto bravi. Tutti siamo importanti e non subire gol rappresenta una grossa soddisfazione. Vogliamo continuare così. L’esclusione di Milinkovic? Tutto quello che può intaccare il gruppo non ci interessa, il gruppo è sacro. La situazione legata a Milinkovic non ci deve interessare, noi pensiamo solo al campo e ad allenarci”.
Nel finale il Messina ha saputo anche soffrire, riuscendo a non subire gol sugli ultimi assalti del Campobasso. Una spinta in più in vista delle prossime gare? “Siamo in continua crescita – chiude Carillo – all’inizio c’era qualcosa da registrare. Crescono convinzioni e consapevolezza da parte nostra perché da questi momenti della stagione si esce fuori e si cresce. Il Campobasso si è fatto vedere nell’ultimo quarto d’ora ma gli abbiamo concesso poco. Soffrire fa anche bene, ma oggi è accaduto veramente in poche circostanze e Lewandowski è stato sempre presente”.