La Fidelia Torrenova non scherza e dopo la Viola ha centrato l’exploit a Molfetta, che conferma le ottime qualità a disposizione del team di Maurizio Bartocci. “Il successo in Puglia rappresenta per noi una vera e propria impresa perché non nascondiamo che le condizioni settimanali della squadra sono state decisamente precarie. Infatti gran parte del lavoro è stato rivolto sulla testa dei ragazzi, qualche palla persa di troppo alla fine è la diretta conseguenza di una certa disabitudine dei ragazzi a giocare assieme. Questo lo paghiamo in partita ma abbiamo messo l’anima in campo specialmente dal terzo quarto in poi, imponendo al match un cambio di velocità notevole. Questo ci ha consentito di aggiudicarci l’incontro”.
La gara è svoltata nella ripresa con una frazione giocata in maniera memorabile dal team gialloblu, che incassa gli elogi da parte del proprio tecnico: “Nell’intervallo ho detto ai ragazzi che stavamo giocando in maniera troppo lenta all’inizio per quelle che sono le nostre caratteristiche. Siamo un gruppo che deve giocare di velocità e intensità per mostrare le proprie qualità . Quando siamo riusciti a farlo abbiamo piazzato un break notevole”.
Il coach casertano analizza le difficoltà acuite da una precaria situazione fisica che anche con la Virtus ha tenuto lontano dal parquet Perin e Malkic. “Ormai lo sappiamo cosa significa perché non abbiamo mai fatto un allenamento al completo da inizio stagione. Cinque o massimo sei volte siamo stati al completo in palestra per fare un cinque contro cinque. Devo fare un plauso ai ragazzi che nonostante le evidenti difficoltà fisiche stanno dando tutto. Ci hanno provato e ci siamo riusciti”.
La chiusura è tutta dedicata al pubblico, da sempre autentico sesto uomo per il club e che dopo un inizio così entusiasmante è chiamato a esaltare i propri beniamini: “Adesso spero che tutta Torrenova venga al palazzetto, i ragazzi hanno bisogno della spinta della loro gente, sappiamo quanto è importante così come successo contro Reggio Calabria. Non solo per Formia ma per tutta la stagione i ragazzi devono sentire il calore e la spinta della propria comunità ”
