Il tecnico del Messina Sasà Sullo ha presentato la sfida con il Bari capolista, un match che a livello di motivazioni si prepara da solo: “Non ragiono guardando il nome degli avversari. È una partita che come le altre, vale tre punti. Dobbiamo provare a vincerla o almeno a pareggiarla. Servono organizzazione, voglia di giocare per 90 minuti e senza arretrare ma facendo un passo in avanti. Se saranno più bravi loro gli faremo i complimenti”.
Il tecnico giallorosso non ha tenuto troppo a rapporto la squadra dopo la seconda battuta d’arresto stagionale, ma ha continuato a lavorare sul campo: “Quando ci sono pochi giorni per preparare le partite tendiamo ad ottimizzare il tempo. Meglio approfondire pochi concetti, che servono per la gara successiva. Non serve andare subito in vantaggio se poi non lo gestisci, anche subendo la veemenza e la pressione dell’avversario. Bisogna proporsi, magari segnare, continuare a spingere per farne un altro o per pareggiare se sei andato sotto”.
Dall’infermeria potrebbero tornare disponibili tre elementi su quattro, anche se la condizione non sarà certo ottimale: “Su Simonetti non ho certezze, va valutato. Per Baldé e Celic vale lo stesso discorso, mentre Mikulic ritengo che non ci sarà. Si avverta la fatica e ci sono degli acciacchi, ma siamo a inizio stagione. Con cinque cambi normalmente li ruoto tanto e posso fare rifiatare qualcuno o cercare di mettere in condizione chi è più indietro. Ma non pensiamo adesso al Foggia, avremo comunque un giorno in più per recuperare”.
L’ex centrocampista non ama parlare di singoli ma è consapevole che l’intero gruppo deve prendere consapevolezza delle difficoltà mostrate fin qui per correggerle: “Tutti i convocati possono giocare, il discorso vale anche per il Busatto. La testa si allena sempre: con la Paganese ci sono state situazioni inusuali, con due centrali fuori causa in pochi minuti. Anche con il Palermo è stato un match differente. Sulle rimonte subite a Monopoli e Picerno bisogna lavorarci su invece”.
Sullo ha presentato infine una sfida che affronterà da ex, su un terreno che non era in condizioni ottimali all’esordio: “Il Bari l’ho già riaffrontato con il Torino. È stata la mia prima bellissima esperienza dopo aver smesso di giocare. Il primo anno è stato straordinario, ma fa parte dei ricordi: dobbiamo guardare avanti e comunque. È uno svantaggio per il calcio se il campo non è bello. Noi proviamo a giocare, faremo un sopralluogo e proveremo i calci da fermo. Ce lo prenderemo, cercando di fare meglio a prescindere dal terreno”.