Il terzo impegno in otto giorni, peraltro con calcio d’inizio alle 14:30, non rappresenta certo la migliore notizia per un Messina alla ricerca della migliore condizione e della necessaria alchimia di gruppo. Che si costruiscono in settimane e non dall’oggi al domani. Dopo i primi ko del nuovo corso, maturati contro il Monopoli in campionato e il Foggia in Coppa Italia, sarà ancora una formazione pugliese a misurarsi con Carillo e compagni.
La Virtus Francavilla, club della provincia di Brindisi, è al sesto anno consecutivo in C e soltanto l’anno scorso ha mancato la qualificazione ai playoff, chiudendo 15esima. In precedenza anche un quinto e un sesto posto. I biancazzurri arriveranno in riva allo Stretto dopo la sconfitta maturata all’ultimo secondo del secondo supplementare contro la Fidelis Andria, che l’ha battuta 2-1. Secondo le ultime previsioni troveranno un picco di 29 gradi e il fattore climatico, come sottolineò il tecnico Sasà Sullo già al momento dell’annuncio della fascia oraria prescelta dalla Lega Pro, potrebbe quindi avere un peso.
Il Messina, dopo cinque trasferte consecutive e la gara “casalinga” di Vibo Valentia con il Palermo ritrova finalmente il suo stadio, messo a norma con un corposo programma di interventi da parte del Comune, chiamato a tamponare anni di mancati investimenti e vandalizzazioni impunite. Adeguati impianto di illuminazione e soprattutto varchi d’accesso e videosorveglianza, il club ha manifestato un po’ di preoccupazione per la resa del manto erboso ma da Palazzo Zanca sono arrivate rassicurazioni in tal senso.
L’ultimo ko non fa male come il precedente. Se i giallorossi allo “Zaccheria” hanno schierato ben otto elementi all’esordio dal primo minuto, il Foggia ha invece confermato ben sei degli undici titolari proposti contro la Turris in campionato. Confortano soprattutto la reazione mostrata nella ripresa oltre che gli spunti di Catania, che potrebbe rappresentare una freccia in più nell’arco giallorosso, a dispetto delle perplessità con cui era stato salutato l’ingaggio di un elemento reduce da un’annata nell’Eccellenza lombarda.
Rispetto agli undici proposti nelle prime tre gare di campionato dovrebbe cambiare pochissimo tra difesa e centrocampo. Resta da chiarire se Russo, infortunatosi alla caviglia a Pagani, avrà completato il suo piano di recupero, mentre Baldé si è accomodato in tribuna a Foggia dopo avere lasciato il campo in anticipo a Monopoli. C’è curiosità di toccare con mano la crescita di chi si è aggregato in una fase successiva, da Fazzi a Mikulic, da Vukusic a Marginean e soprattutto a Milinkovic, che comunque dopo una lunga degenza per Covid avrà bisogno di tempo.
Servono progressi concreti, sul piano della condizione atletica, del gruppo, anche se lo spirito è sempre sembrato quello giusto, e della consapevolezza, fiaccata dalle prime difficoltà e da quattro rimonte consecutive incassate tra campionato e Coppa. Prima di Foggia comunque il Messina era sempre passato in vantaggio, a dispetto dell’età media ridotta. Adesso bisogna tornare a far punti. Il Francavilla ha vinto con Vibonese e Fidelis Andria, sulla carta dirette concorrenti per la salvezza, mentre in trasferta ha già perso in Coppa e all’esordio a Catanzaro. Domenica terrà a battesimo il rinnovato “Franco Scoglio”. L’esilio calabrese è finito e di questi tempi è una piccola conquista.