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L’Orlandina sconfitta dopo un overtime da Chiusi. Parte in salita la Supercoppa

Servono quarantacinque minuti a Chiusi per avere la meglio sui paladini, in un PalaFantozzi in cui torna il pubblico dopo un anno e mezzo di assenza. I toscani passano per 87-94 nel primo impegno della Supercoppa di Serie A2, dopo aver ammutolito i padroni di casa nel tempo supplementare. Una gara divertente a tratti, in cui i paladini hanno mostrato buone cose, anche se ci sarà ancora da lavorare su alcuni aspetti di gioco, ed un’occasione saranno già le altre due sfide del girone di Supercoppa: i ragazzi di coach Cardani torneranno in campo mercoledì 15 settembre sul campo di Pistoia.

Orlandina Basket
Nick King sfida la difesa ospite

La prima gara ufficiale della stagione prende il via a ritmi alti: Chiusi parte bene, ma i paladini carichi e con Mack e la tripla di Reggiani si portano per la prima volta in vantaggio. Wilson prova a tenere incollati gli ospiti, ma Capo d’Orlando macina gioco e con Gay, Mack, King ed Ellis chiude un primo parziale assolutamente godibile sul 26-18. Chiusi entra meglio nel secondo quarto, decisamente meno vibrante rispetto al primo, e prova a ricucire con Criconia, ma Bartoli e Vecerina portano i paladini in doppia cifra di vantaggio (32-21). I biancorossi si riavvicinano, ma ancora Vecerina, Poser e Reggiani tengono sul +6 i paladini. È la tripla di Carenza a mandare le squadre negli spogliatoi sul 39 pari.

Laganà e Mack firmano il nuovo +5 in avvio di secondo tempo, ma Chiusi resta incollata. King tiene ancora avanti i paladini, ma dopo diversi minuti di digiuno è un ottimo Wilson a riportare avanti gli ospiti, che allungano fino al +7 (48-55). Con una tripla scriteriata di Gay arriva la reazione dei paladini, che tornano sul -3 con Diouf. Quattro punti di fila di Raffaelli chiudono però il quarto il 54-60.

Orlandina Basket
Flavio Gay al tiro dall’arco

È Gay il protagonista dell’avvio di ultimo quarto: prima mette la bomba e poi viene sanzionato con un fallo tecnico che deconcentra i padroni di casa, che subiscono i tiri di Fratto e Possamai per il +9 Chiusi (59-68). I paladini non demordono e tornano sul -4, spinti da Mack, King e Gay (72-76). La tripla di Musso dall’angolo soffia sul cerino delle speranze paladine, ma Gay risponde ancora. Laganà va fino in fondo e King corregge in tap-in: l’Orlandina è ancora lì (79-81). Medford ne mette due ed anche Diouf corregge, poi però King ruba su rimessa e Mack pareggia dalla lunetta a quota 83 a 14 secondi dal termine. Chiusi spreca l’ultimo possesso e si va all’overtime.

Il tempo supplementare si apre con un parziale biancorosso di 0-11 siglato da Fratto, Musso e Wilson. I paladini non si sbloccano solo quando mancano 47 secondi alla sirena finale, con due punti di Gay da sotto, che insieme a quelli di Mack, chiudono la gara sul 87-94.

Orlandina Basket – Umana Chiusi 87-94 d.t.s.
Parziali: 26-18; 39-39; 54-60; 83-83
Orlandina Basket: Diouf 6, Mack 24, Ellis 2, Gay 16, Bartoli 2, Laganà 7, Poser 2, Klanskis, Telesca n.e., Vecerina 6, Reggiani 5, King 17. Coach: Marco Cardani.
Umana Chiusi: Criconia 6, Fratto 6, Musso 18, Medford 9, Carenza 3, Wilson 27, Mei 5, Raffaelli 16, Possamai 2, Anellotti 2. Coach: Giovanni Battista Bassi.

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