È un weekend di ansia e di speranza per il Fc Messina, che conoscerà soltanto martedì 27 luglio l’esito della propria domanda di ammissione alla prossima serie C. In quella data il Consiglio Federale farà il punto su ripescaggi, riammissioni e sull’inattesa sostituzione resasi necessaria dopo il forfait del Gozzano, vincitore sul campo del girone A, che rischia di rimanere senza proprie rappresentanti nella nuova Lega Pro.
La società del presidente Rocco Arena ha cercato di farsi trovare pronta all’appuntamento e il consulente legale Eduardo Chiacchio, tra i professionisti più noti nelle aule di diritto sportivo, tiene a rimarcare l’impegno mostrato dal club: “Dopo avere completato la propria stagione agonistica soltanto il 10 luglio scorso, la società in un arco di tempo molto ristretto ha dovuto portare a compimento una lunga serie di adempimenti per formalizzare la domanda d’iscrizione in Lega Pro, principalmente economici. Il club, che era ovviamente dilettantistico, è stato trasformato in società di capitali da un notaio e non era semplice indicare un campo di gioco alternativo, in considerazione dell’indisponibilità del “Franco Scoglio” di Messina. Faccio quindi i complimenti alla proprietà e all’amministratore delegato Carmelo Santoro per il loro grande impegno”.
Al netto della disponibilità dell’Ezio Scida di Crotone, c’è però un aspetto che finirà giocoforza sotto la lente d’ingrandimento della Lega Pro e della Commissione di Vigilanza sui conti societari: la fideiussione da 350mila euro corredata alla tassa d’iscrizione da 105mila. Trova infatti conferma l’indiscrezione de “La Sicilia”, secondo la quale il club si è affidato alla “Credit Glorious Property Holdings Limited”, con sedi tra Gran Bretagna, Svizzera e Hong Kong.
Un istituto finanziario che non rientra nell’elenco che comprende quelli iscritti alla Banca d’Italia. Una scelta che rischia di essere ostativa e vanificare l’intera operazione, anche perché la terza serie ha inserito di proposito rigidi paletti d’ammissione, per garantirsi da eventuali sorprese in corso d’opera. Chiacchio non si fascia la testa: “Sinceramente non conoscevo questo istituto ma il presidente e la dirigenza sono fiduciosi perché opera anche in Italia ed è riconosciuto dalle banche europee. Confidiamo quindi in un’interpretazione della norma di carattere estensivo”.
Come tradizione si sprecano le indiscrezioni secondo le quali il club avrebbe già ottenuto una risposta positiva o negativa in merito alla propria istruttoria. Sul punto l’avvocato napoletano è altrettanto chiaro: “Attendiamo di capire come sarà valutata dalla Lega la domanda e in particolare la questione legata alla fideiussione. Il parere della Covisoc non è pubblico ma riservato e non verrà anticipato neppure informalmente alla società. Conosceremo quindi soltanto con il Consiglio Federale di martedì gli intendimenti degli organi che sono chiamati ad esprimersi. Ogni altra speculazione è priva di fondamento”.