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Messina

Ore di valutazione per l’Acr Messina, tra riassetti societari e riconferme

Il periodo delle valutazioni non sembra concluso per l’Acr Messina, chiamato a rimettere in moto una macchina spenta appena due settimane fa, quando è maturata l’agognata promozione in serie C, con due mesi di ritardo rispetto a quanto sarebbe avvenuto in una stagione “Covid-free”.

D'Eboli e Del Regno
Il dt D’Eboli e il socio Del Regno (foto Paolo Furrer)

Dopo tante speculazioni, non sono ancora chiare le prossime mosse, né si possono scartare scenari inediti. Sul fronte societario la maggioranza delle quote al momento resta in mano al presidente Pietro Sciotto, che ne detiene il 70%. L’altro 30 fa riferimento all’imprenditore salernitano Carmine Del Regno, che però nel recente vertice di Battipaglia avrebbe caldeggiato a gran voce l’ingresso di forze fresche, a maggior ragione dopo il disimpegno del socio Enzo Bove.

Il nome più gettonato resta quello di Antonio De Sarlo, che però si è impegnato in un altro club di C, l’Imolese, proprietaria anche di un centro sportivo. Motivo per il quale in riva allo Stretto potrebbe essere dirottato qualche imprenditore a lui vicino, anche perché le esperienze legate a Salernitana e Bari porteranno i vertici del calcio a imporre un’altra stretta contro le multiproprietà nel professionismo.

Raffaele Novelli
Raffaele Novelli, tecnico dell’Acr Messina

Sul fronte tecnico si dovrebbe ripartire dai protagonisti della promozione. A partire dal direttore generale Pierluigi Di Santo, che ha supervisionato la redazione della domanda d’iscrizione in Lega Pro, sbloccata con la disponibilità dello stadio “Razza” di Vibo Valentia, in virtù dei lavori in corso per l’adeguamento del “Franco Scoglio”. In cabina di regia ci sarà l’esperto direttore dell’area tecnica Cocchino D’Eboli, voglioso di firmare nuove intuizioni, in un palcoscenico sicuramente più prestigioso e con avversari di prima fascia, dopo la conferma fin qui “verbale” da parte del massimo dirigente.

In panchina Raffaele Novelli, che d’altronde in carriera era sceso in D soltanto a Campobasso e poi a Messina. Già nove le squadre guidate tra i professionisti, con alcune esperienze poco esaltanti ma anche il terzo posto della Pro Patria, che perse la promozione per i problemi societari e una penalizzazione, e il quarto del Melfi, entrambi nella vecchia C2, e un quinto posto con il Foggia, nell’allora C1.

Francesco Orlando
Francesco Orlando in azione con la Juve Stabia

D’Eboli prevede una decina di innesti complessivi, per completare una squadra che ripartirà da tante conferme, dei principali big e degli under liberi da vincoli contrattuali, come il portiere Caruso e il difensore Cascione. In particolare sono stati bloccati alcuni giovani sbocciati nelle formazioni “Primavera” di club di serie A e cinque-sei over di sicuro affidamento.

Tra questi sembra prendere quota la candidatura dell’attaccante Francesco Orlando, 25enne originario di Taranto, di proprietà della Salernitana, che ha firmato sei reti nell’ultimo torneo di C con la maglia della Juve Stabia, disputando da titolare anche due match dei playoff promozione. Per lui 25 gettoni complessivi, soltanto quattro partendo dalla panchina, e tre assist, in un’annata condizionata anche da qualche problema fisico.

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