La Covisod ha accolto la domanda d’iscrizione in serie D presentata dal Fc Messina. A comunicarlo è stato direttamente il club, dopo avere ricevuto il feedback positivo dalla Lega Nazionale Dilettanti. Nel frattempo, la Figc ha ufficializzato la mancata iscrizione al campionato di Serie C 2021/2022 da parte del Gozzano e fissato il termine perentorio entro il quale le società interessate all’eventuale sostituzione, prevista dall’articolo 49 delle Noif, devono presentare le domande ed effettuare i relativi adempimenti per l’ottenimento della Licenza Nazionale.
I club interessati alla procedura, e il Football Club è in prima fila, dovranno documentare, entro il termine perentorio del 21 luglio prossimo, di essere in possesso dei requisiti di ammissibilità al campionato, previsti dal Sistema delle Licenze Nazionali, e presentare apposita domanda alla Figc e alla Lega Pro, corredata dalla documentazione necessaria. Ovvero la tassa di iscrizione da 105mila euro e la garanzia da fornirsi esclusivamente attraverso una fideiussione a prima richiesta dell’importo di 350mila euro, rilasciata da banche, società assicurative o altri intermediari finanziari autorizzati.
Sarà necessario indicare la disponibilità di uno stadio alla Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi entro il termine del 22 luglio 2021. La domanda verrà dichiarata inammissibile nell’ipotesi in cui la società non sia ammessa al campionato nazionale di serie D 2021/2022. Le decisioni in merito alle domande di ammissione al campionato di serie C 2021/2022 saranno assunte dal Consiglio Federale. Nel caso in cui la domanda di sostituzione venisse respinta, sarà consentito ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni.
Nelle scorse ore il Collegio Arbitrale presso la Lnd ha nuovamente condannato il club, accogliendo le nuove istanze degli ex tecnici Ernesto Gabriele e Pino Rigoli. Dal momento che le condanne sono arrivate in data successiva al termine del 31 maggio, con ogni probabilità gli effetti ricadranno sulla nuova annata sportiva e non sulla precedente, ormai di fatto conclusa. La società avrà un mese di tempo per saldare il dovuto ed evitare eventuali penalizzazioni da scontare nel prossimo torneo, anche perché la sentenza è inappellabile.
