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Per l’Acr Messina priorità stadio e iscrizione. Possibili novità societarie

La stagione agonistica che ha consentito di riconquistare la serie C si è appena conclusa ma per l’Acr Messina è già tempo di pianificare il nuovo campionato. Il Covid d’altronde ha dilatato di quasi due mesi la tradizionale durata del campionato di D e quindi, nonostante la proroga concessa da Federcalcio e Lega Pro, è necessario affrettare i tempi per farsi trovare preparati alla prossima scadenza del 14 luglio.

Acr Messina
Il consulente Giliberto, il presidente Pietro Sciotto e il fratello Matteo e il notaio Pitrone nel luglio 2017 (foto Alessandro Denaro)

Già definito in uno studio notarile il primo passaggio, con la trasformazione della vecchia “ssd” costituita il 26 luglio 2017 in “srl”, società a responsabilità limitata, come impongono i regolamenti della terza serie. Il club ha richiesto la fideiussione da 350mila euro a garanzia dei futuri adempimenti economici, una somma che in pratica è dieci volte superiore rispetto a quella che era richiesta in D.

Si lavora per risolvere la grana stadio. La Lega Pro non ha ritenuto sufficiente la disponibilità del “Franco Scoglio” fornita dal Comune, in quanto vincolata all’effettuazione dei lavori da almeno 300mila euro richiesti per l’agibilità in vista della C, categoria in cui sono obbligatori videosorveglianza e tornelli.

Cosenza
L’Acr Messina potrebbe indicare lo stadio di Cosenza come campo provvisorio

Da qui una soluzione tampone: in sede di iscrizione verranno indicate come strutture d’appoggio lo stadio “San Vito – Gigi Marulla” di Cosenza o il “Luigi Razza” di Vibo Valentia. Tra un mese, quando i cantieri dovrebbero essere conclusi, si potrà scongiurare la necessità di esordire davvero in “trasferta”. La Lega Pro ha fissato infatti per il 14 agosto il primo impegno di Coppa Italia.

Nel weekend il presidente Pietro Sciotto e il direttore generale Pierluigi Di Santo, che hanno avuto un primo vertice nelle ultime ore, saranno a Salerno, dove verranno messe nero su bianco le prime conferme, sul fronte dirigenziale e dello staff tecnico, con i passaggi successivi legati alla squadra. Anche perché già il 25 luglio potrebbe scattare il ritiro precampionato in Sila.

Bove e Fabiani
L’imprenditore Enzo Bove e il ds della Salernitana Angelo Fabiani

Sul fronte delle quote, al momento il 70% è in mano alla famiglia Sciotto e il restante 30% fa riferimento all’imprenditore Carmine Del Regno. Contrariamente a quanto emerso nei mesi scorsi, non rileverà alcuna quota il socio di quest’ultimo, Enzo Bove, che concentrerà invece le sue attenzioni sulla Salernitana fresca di promozione in serie A.

L’ex consigliere comunale sta curando infatti un nuovo prodotto ufficiale che sarà presente negli store granata, le sneakers con il marchio ufficiale del club, e ne ha avviato la produzione per conto della società. Sui social il “testimonial” è il team manager Salvatore Avallone, peraltro già visto a Messina nell’Acr nel lontano 2010.

Salvatore Avallone
L’ex Acr Salvatore Avallone con le sneakers della Salernitana realizzate da Enzo Bove

Qualche indiscrezione, infine, accosta nuovamente all’Acr, a un anno di distanza dall’ultima volta, Antonio De Sarlo, patron della “Ad Logistica”, azienda specializzata nel ramo dei trasporti e dei rifiuti. L’imprenditore, già affiancato nei mesi scorsi alla Sambenedettese e alla Battipagliese, la società del suo paese natale, è però vicino all’Imolese, con cui ha siglato un accordo preliminare per l’acquisto delle quote della società, da formalizzare nelle prossime settimane.

Un’operazione allettante anche perché il club gestisce il Centro Sportivo Corso Bacchilega, che sorge affianco all’Autodromo Dino ed Enzo Ferrari, composto da sei campi da calcio. Ma il ritorno in C del Messina e la vicinanza con Di Santo e Del Regno, con cui era già dirigente del Rieti, potrebbero lasciare aperti anche altri scenari in riva allo Stretto. Presto sarà tutto più chiaro.

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