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Acquedolci, Natoli: “Presto programmeremo il futuro. Bello riavere i tifosi”

Ripartire dalle proprie certezze, finalmente con il calore del pubblico al proprio fianco. L’Acquedolci inizierà a tracciare la strada che lo porterà al secondo campionato d’Eccellenza della propria storia, dopo le tante soddisfazioni arrivate dalla prima parte della stagione appena trascorsa. Nelle prime giornate di campionato la squadra di mister Perdicucci è stata senza dubbio la grande sorpresa: il campo ha detto chiaramente come la squadra allestita dal direttore Granata fosse all’altezza della nuova categoria, tanto da essere nelle prime posizioni al momento dello stop imposto ai campionati a causa del Covid.

Carlo Natoli
Il presidente Carlo Natoli con un trofeo vinto dall’Acquedolci

Unico neo è stata l’assenza del pubblico, perché gli sportivi acquedolcesi avrebbero meritato di vedere la propria squadra, per la prima volta in quinta serie, raggiungere risultati insperati. Proprio la perdurante chiusura degli impianti a causa delle norme finalizzate a contrastare la pandemia ha convinto la società guidata da Carlo Natoli a non riprendere il campionato una volta che la Lnd ha ufficializzato il format, bloccando le retrocessioni e certificando il mantenimento della categoria.

Una decisione di cui il numero uno nebroideo non si è affatto pentito: “Parlare dopo è sempre più facile, nessuna delle componenti dell’Acquedolci si è pentito della scelta presa pochi mesi fa, non appena la Lega ha ufficializzato i criteri di ripartenza. Avremmo finito il campionato, probabilmente avremmo anche giocato i playoff, ma senza tifosi non avrebbe avuto senso. Noi facciamo calcio per passione: la molla che ti spinge ad andare avanti è proprio la gente, riprendere per godermi da solo lo spettacolo sugli spalti in uno stadio vuoto sarebbe stato inopportuno. Saremo ben felici di riprendere il prossimo anno con i nostri tifosi finalmente sugli spalti”.

Acquedolci
L’Acquedolci celebra a fine gara l’impresa con il Giarre

Molto presto la società getterà le basi della prossima stagione: “Nei prossimi giorni con gli altri soci faremo una riunione per stabilire le linee economiche. Non parleremo ancora di questioni tecniche. Sicuramente il periodo che stiamo vivendo lascerà delle ripercussioni, capiremo quali sponsor ci confermeranno la loro fiducia e da lì tutto il resto. Una volta che avremo più chiare le disposizioni lanceremo la campagna abbonamenti, anche se è ancora presto per parlarne. Il mondo del calcio già sta lanciando segnali incoraggianti: tra agosto e settembre dovremmo avere un importante numero di cittadini vaccinati e quindi si potranno riaprire le porte ai tifosi in modo definitivo anche tra i Dilettanti”.

La casa dell’Acquedolci dovrebbe continuare ad essere il “Fresina” di Sant’Agata di Militello: “Credo proprio di sì. I rapporti con il Comune di Sant’Agata sono sempre stati cordiali, quindi se l’Amministrazione comunale vorrà noi saremo ben felici di disputare le gare interne al “Fresina”, considerato che il bando per l’impianto di Acquedolci è ancora alle prime battute”. 

Acquedolci
L’Acquedolci a lezione di schemi con mister Perdicucci

Dal punto di tecnico, Natoli conferma la fiducia al duo Perdicucci-Granata: “L’Acquedolci è una famiglia e il mister ha più volte manifestato la volontà di continuare a farne parte e questo per noi è motivo di grande orgoglio. Le linee guida non si sposteranno da quelle della passata stagione: rappresentiamo un paese di cinquemila anime e per noi la salvezza rappresenta un traguardo fondamentale. Abbiamo fatto tanti sacrifici anche per creare una squadra competitiva la passata stagione e i risultati ci hanno dato ragione. Abbiamo battuto squadre che rappresentano piazze molto più grandi di noi, lanciato giocatori come Carrello che è diventato un punto di forza dell’Igea, avevamo tra i pali Paterniti che adesso è al Licata in D e il mister ha creato un giocatore come Cardella che pochi mesi fa giocava in seconda categoria e adesso ha esordito con il Rotonda in D”.

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