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L’Orizzonte Catania è ancora campione d’Italia. Fanno festa tre ex messinesi

L’Ekipe Orizzonte è campione d’Italia di pallanuoto femminile per la ventunesima volta nella sua storia, grazie al 14-11 conquistato ai tiri di rigore sul campo del Plebiscito Padova in gara-5 della finale scudetto. Un successo sofferto, voluto e meritato. Un match caratterizzato dall’ennesima partenza fulminea delle rossazzurre e dal ritorno delle avversarie, poi finito in gloria con il tiro dai cinque metri di Giulia Emmolo, che ha suggellato il successo dell’Ekipe Orizzonte. Lo scudetto resta quindi a Catania, com’era successo due anni fa per quello della seconda stella, come sarebbe potuto accadere lo scorso anno se la pandemia non avesse fermato una stagione nella quale sembrava che l’Orizzonte potesse vincere tutto. 

Orizzonte Catania
L’Orizzonte Catania si era già aggiudicata la Coppa Italia

Le catanesi che aggiungono un altro tricolore alla Coppa Italia vinta due mesi fa e coronano l’ennesima stagione che resterà negli annali. Un indimenticabile exploit che chiude nel migliore dei modi la straordinaria carriera di Giulia Gorlero, Arianna Garibotti e Rosaria Aiello, che in passato hanno tutte indossato la calottina della Waterpolo Messina, tra il 2014 e il 2017. Tre firme indelebili della storia della società, a cui anche il presidente dell’Ekipe Orizzonte ha dedicato un pensiero dopo aver sollevato la Coppa con la squadra: “Indipendentemente dalla vittoria – ha detto Tania Di Mario, sono felice perché in questo gruppo ci sono davvero tante persone che meritano questo scudetto. A partire da Martina Miceli, per il grandissimo lavoro che ha fatto, fino a tutte le ragazze, che hanno sofferto non solo oggi ma praticamente per tutta la stagione. Non so se per chi ha deciso di ritirarsi sia veramente finita perché poi ci si può sempre ripensare, ma se fosse davvero così è bellissimo che sia finita come desideravano”. 

Waterpolo Messina
Radicchi, Gorlero e Aiello con la medaglia d’argento delle Olimpiadi del 2016

L’analisi del coach dell’Ekipe Orizzonte parte da lontano e si lega a tutti i singoli episodi che durante la stagione hanno permesso alla squadra di crescere attraverso l’identità personale di ognuna delle protagoniste, anche grazie al supporto delle figure che lavorano fuori dall’acqua: “Mi dispiace per le ragazze che smettono, soprattutto perché hanno dato tantissimo alla pallanuoto italiana e probabilmente in determinati casi avrebbero meritato un trattamento diverso, ma questa finale e questa vittoria le ripagano – ha detto Martina Miceli. Perché questa è la loro storia e doveva proprio concludersi così. È quel che ci siamo ripetute stamattina, quando ci siamo dette che la nostra storia l’avremo scritta noi anche oggi, pensando che quando faranno la calzetta racconteranno ai nipotini imprese come quella di stasera. Purtroppo per gli atleti funziona così, è accaduto anche a me e Tania. Finché servi sei osannato, quando smetti di farlo vieni messo da parte. Forse in questi casi basterebbe invece dare un po’ di attenzione anche alle persone ed è proprio ciò che abbiamo fatto noi in tutti questi mesi. Oltre a pensare all’atleta ci siamo concentrate sulla persona, per ognuna delle nostre ragazze”. 

Arianna Garibotti
L’esultanza incontenibile di Arianna Garibotti per una rete in Nazionale

PLEBISCITO PADOVA-EKIPE ORIZZONTE 11-14 d.t.r. (Parziali: 1-5; 3-1; 4-2; 2-2)
PLEBISCITO PADOVA: Teani, Savioli M., Savioli I. 1, Gottardo, Queirolo 6, Casson, Millo, Dario 1, Cocchiere 1, Ranalli, Meggiato, Centanni 1, Giacon. All. Posterivo.
EKIPE ORIZZONTE: Gorlero, Ioannou, Garibotti 1, Viacava 1, Aiello 1, Barzon, Palmieri 1, Marletta 2, Emmolo, Vukovic 3, Riccioli 1, Spampinato, Condorelli. All. Miceli.
Arbitri: Colombo e Pinato. 

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