Il consigliere comunale Salvatore Sorbello riaccende i riflettori sui lavori di adeguamento dello stadio “Franco Scoglio” in vista della serie C, che l’Acr Messina dovrebbe conquistare matematicamente tra due settimane. Un anno e mezzo fa la società di Pietro Sciotto aveva fatto richiesta di proroga per la concessione “in virtù di tutta una serie di adeguamenti di cui necessitava l’impianto proprio per garantire alla stessa la partecipazione a categorie superiori come la serie C. La delibera di giunta n. 842 del 31 dicembre 2019 parla chiaro e non è suscettibile di diversa interpretazione”, sottolinea l’esponente del civico consesso.
Tra poche ore, il 31 maggio, “scadrà il termine di proroga concesso ed entro il quale avrebbero dovuto essere effettuati quei famosi lavori di adeguamento per la serie C. Lo stadio purtroppo sta cadendo a pezzi, come testimoniano le immagini di alcuni sopralluoghi effettuati dalla stessa Commissione Sport del Comune di Messina”, aggiunge ancora Sorbello.
A tre ore e mezza dalla mezzanotte, il sindaco Cateno De Luca e otto assessori approvarono la proposta n. 923 presentata il 19 dicembre 2019 dall’allora assessore allo Sport Giuseppe Scattareggia, adesso rimpiazzato da Francesco Gallo, con il parere favorevole dei dirigenti del Dipartimento Sport Salvatore De Francesco e del Dipartimento Servizi Finanziari Giovanni Di Leo.
Con nota n. 384368 del 4 dicembre 2019 l’Acr Messina inoltrò istanza per il prolungamento della concessione ottenuta l’1 luglio e in scadenza al 31 maggio 2020, “al fine di potere eventualmente programmare la richiesta di ripescaggio in serie C, che richiederebbe adeguamenti di carattere strutturale sull’impianto sul quale vengono giocate le partite al fine di rispettare le norme imposte dalle prescrizioni previste per i campionati professionistici”.
Nel documento poi approvato il proponente accoglieva “le proposte di effettuazione di interventi di manutenzione straordinaria per l’ottenimento dell’agibilità per le categorie superiori, senza oneri per l’Ente” e che “la realizzazione di migliorie” risultava “vantaggiosa per il Comune” e infine che l’Amministrazione sarebbe rimasta “sgravata anche dagli interventi di manutenzione straordinaria”.
De Francesco stabiliva infine che “tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria siano svolti dall’Acr Messina senza oneri a carico del Comune” e che a carico del club fossero anche “gli interventi necessari all’ottenimento delle autorizzazioni per la fruizione dell’impianto sportivo sia per le finalità sportive che per quelle di pubblico spettacolo”. Un riferimento ai concerti estivi poi cancellati per via del Covid.
Sorbello si interroga quindi sulla gestione da parte di chi aveva preso precisi obblighi con l’Amministrazione al fine di ottenere una proroga della concessione. “Sarebbe un peccato se si dovesse giocare altrove per via del mancato rispetto degli obblighi assunti”, conclude il consigliere comunale. Si attende l’eventuale replica del club presieduto da Pietro Sciotto.