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Messina

Giampà: “Solo due ko nel ritorno e tanti pareggi. Ma ora dobbiamo sbloccarci”

Il terzo pareggio consecutivo non fa compiere salti di gioia al Sant’Agata, che sembra avere smarrito lo smalto che gli aveva consentito di ottenere ben sette risultati utili consecutivi a cavallo dei ko con Acr e Fc Messina. Il tecnico Domenico Giampà non si dà pace: “Abbiamo provato in ogni modo a vincere, anche con l’inserimento di quattro attaccanti freschi e sono contento di Caruso, Tripicchio e Cicirello. Nel primo tempo abbiamo concesso soltanto due tiri da fuori al Troina. La squadra ha messo tutto in campo, ma non è facile giocare con questo caldo. Loro nella ripresa sul nostro forcing sono stati bravi a spezzare i ritmi”. 

Sant'Agata
Il tecnico del Sant’Agata Domenico Giampà

La squadra sembra avere compiuto un passo indietro rispetto alla precedente uscita casalinga: “Con il San Luca abbiamo disputato un’ottima gara, con il Troina non è stata su quei livelli perché ci aspettavano bassi e offrivano meno spazi. Abbiamo creato e concesso poco. Alterniamo prestazioni ottime a gare normali. Abbiamo avuto un predominio della gara nei novanta minuti contro un attacco forte ma ben limitato composto da Ficarrotta e AperiNon si sono viste molte palle gol ma ogni gara è diversa dalla precedente. Dobbiamo essere più cinici e meno leziosi nel finalizzare perché per fare gol lo devi anche cercare”.

Sant'Agata
Il portiere under del Sant’Agata Matteo Bruno

L’ennesimo spareggio salvezza, sul campo del Santa Maria Cilento, è stato posticipato per via del Covid. In trasferta i biancazzurri non hanno mai vinto: “Il successo ci manca da cinque gare, abbiamo perso soltanto due volte nel girone di ritorno, pareggiando tanto. Dobbiamo trovare l’episodio favorevole per sbloccarci. Ci serve un acuto esterno ma adesso parte un altro campionato. Non ci sono più i valori di prima, chi ha birra va, chi non ne ha cade. A giugno i secondi tempi saranno sempre così. Nell’ultimo quarto d’ora del match abbiamo perso il ritmo necessario per imporci. Chi è subentrato doveva dare molto di più sfruttando la stanchezza dei difensori avversari e per una volta ha fatto meno bene. Spesso serve la giocata del singolo e nei secondi tempi si gioca poco per via delle molte pause“. 

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