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Jonica, Herasymenko: “Viviamo un sogno. Straordinario giocarsi i playoff”

Per la Jonica Max Herasymenko non è soltanto il capitano e simbolo della squadra, ma è l’uomo sempre presente anche e soprattutto nei momenti difficili. Perciò per lui questo momento straordinario dei giallorossi vale il doppio, perché in undici stagioni vissute con la maglia della compagine santateresina addosso si è tolto tante soddisfazioni, ha scalato categorie, ma mai era arrivato  a respirare la salutare aria dell’alta classifica in Eccellenza.

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L’ingresso in campo della Jonica a Enna

Il 3-1 di Enna ha certificato il grande momento dei ragazzi di Filoramo, che da quando è ripreso il campionato hanno perso soltanto la prima gara a Siracusa, per giunta offrendo una prestazione degna di nota. Da lì in poi soltanto risultati positivi che hanno proiettato la Jonica a ridosso delle grandi squadre, in piena zona playoff e di questo Herasymenko non può che essere soddisfatto: “Per me Santa Teresa è una seconda casa, la maglia della Jonica è la mia seconda pelle. Sono qui da undici stagioni e penso e spero di finire qui la mia carriera da giocatore. Sono molto felice, stiamo vivendo un grande momento che per me vale doppio, ho iniziato questa avventura in Prima Categoria, ma mai eravamo arrivati così in alto in Eccellenza: essere addirittura in lotta per i playoff è qualcosa di straordinario, Tutto questo però non deve far credere che sia frutto del caso, da inizio stagione io e i miei compagni lavoriamo sodo per raggiungere questi obiettivi e va ringraziata la società per gli sforzi compiuti in questi anni”. 

Jonica
Il saluto tra i capitani di Enna e Jonica

Quasi è dispiaciuto doversi fermare un turno prima di affrontare le corazzate del torneo: “Quando sei in fiducia e hai i risultati dalla tua parte vorresti sempre scendere in campo, quindi c’è un po’ di rammarico nel non aver giocato per un  turno, anche perché io e miei compagni siamo in forma. Il riposo obbligato ci è servito comunque per prepararci al meglio in vista delle gare contro Giarre e Igea. Avremo di fronte due autentiche corazzate, costruite per andare in serie D. Le affronteremo con il coraggio e la tenacia che ci hanno accompagnato sin qui, vogliamo continuare a stupire prima di tutto noi stessi, così cresce l’autostima e la consapevolezza nei nostri mezzi”.

Herasymenko tiene a rimarcare il grande lavoro di mister Filoramo: “È un grande motivatore, già lo conoscevamo fin dai tempi della Prima Categoria. Sicuramente ci ha trasmesso voglia di vincere, un’idea di calcio aggressiva e propositiva, il principio di uscire dal campo a testa alta consapevoli di aver dato tutto anche in caso di risultato negativo. Devo ammettere che il format deciso dalla Lnd per la ripresa del campionato di Eccellenza ci ha tolto il pensiero di doverci guardare alle spalle, dopo tutto non dobbiamo mai dimenticare che l’obiettivo principale era la salvezza e con il blocco delle retrocessioni è arrivata in anticipo. Però avevamo dimostrato nella prima fase della stagione di essere degni della categoria e a maggior ragione ci stiamo ripetendo adesso. Giochiamo con la testa più sgombra ma con motivazioni molto alte, abbiamo una folta colonia argentina in rosa, composta da ragazzi molto ambiziosi, che hanno trasmesso questo spirito a tutto il gruppo”.

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