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“Lo squalo sta arrivando”: Vincenzo Nibali sarà al Giro dopo l’operazione

Un post sulla pagina ufficiale della Trek Segafredo (“Lo squalo sta arrivando al Giro”) ha ufficializzato la partecipazione di Vincenzo Nibali alla 104esima edizione del Giro d’Italia, in programma dall’8 (partenza da Torino) al 30 maggio (arrivo a Milano). Una caduta in allenamento e la conseguente frattura del polso destro avevano messo a rischio la partecipazione del ciclista messinese. Sarà la decima partecipazione per lui: sei i podi finali con le vittorie del 2013 e 2016.

Nibali
La bicicletta dello “squalo dello Stretto” Vincenzo Nibali

Lo “squalo” ha avuto il via libera in mattinata dopo l’ultima visita dal dottor Tami, che l’aveva operato nella clinica di Lugano dopo la caduta il 14 aprile in allenamento. La frattura composta del radio del polso destro si sta ricomponendo, come evidenziato dalla radiografia. Il 24 aprile il ritorno lampo in bicicletta, dopo un’operazione chirurgica di riduzione della frattura e la dolorosa fisioterapia, fino ad arrivare all’ok definitivo da parte dei medici.

Difficile prevedere quale possa essere l’andamento del Giro di Vincenzo, che di certo non può essere al massimo della forma. Il vincitore del 2013 e del 2016 correrà al fianco di Giulio Ciccone Bauke Mollema, gli indiziati principali per lottare per la classifica generale, cercando la condizione con il passare dei giorni. E chissà, magari andando a caccia di un successo di tappa nella seconda parte della corsa. La sua Trek-Segafredo sarà composta anche da Brambilla, Mosca, Moschetti, Kort (Olanda) e Ghebreizghabier, uno dei tre eritrei al via.

Vincenzo Nibali
Vincenzo Nibali con il polso fratturato a metà aprile

Per il messinese, che ha 36 anni, sarà un Giro sicuramente difficile ma la voglia di non arrendersi è stata fortissima. Solo, con la famiglia, si è allenato per nove giorni a Livigno, il polso destro protetto da uno speciale tutore in carbonio modellato sul suo manubrio e preparato da Fabrizio Borra, il fisioterapista prima del “pirata” Marco Pantani e poi del pilota di Formula 1 Fernando Alonso. Su e giù tra i passi del Foscagno e del Bernina.

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