Il difensore under del Football Club Riccardo Ricossa ha stilato un bilancio della sua esperienza siciliana a Onde d’inverno: “Prima giocavo a tennis e sono arrivato a disputare una finale regionale ma poi ho deciso di cambiare e passare al calcio, per cui nutrivo una grande passione. Sono partito dal Torino, dal secondo gruppo dei Pulcini, e in estate sono approdato a Messina. Sono contento per questa bella esperienza e per aver giocato tanto, più dello scorso anno, mettendo in mostra le mie qualità. Sono il terzo giocatore per impiego dietro l’inamovibile Marone e Domenico Marchetti“.
L’ambientamento è stato facilitato dal gruppo, un’arma in più già nel primo anno di D per il Fc: “Dai primi giorni del ritiro i giovani sono stati accolti benissimo dai grandi. Ci siamo trovati subito bene, anche l’ultimo arrivo Cangemi è felicissimo. Tutti ti aiutano e dispensano consigli, anche chi ha fatto la storia del calcio come Lodi. Anche quando c’è un battibecco per questioni di campo in allenamento poi finisce subito lì”.
Arrivato in prestito dai granata, conoscerà soltanto in estate il suo destino anche se da 2001 sarà un under anche nel prossimo torneo: “Non conosco il mio futuro ma mi colpisce vedere gli ex calciatori del Messina che ricordano così bene le emozioni del passato vissute con la maglia giallorossa. Poche piazze sono calde come questa, spero anche io di vivere emozioni simili. Sia noi che l’Acr stiamo facendo bene quest’anno: entrambe le squadre vogliono andare via dalla serie D. A fine campionato vedremo come andranno le cose”.
Domenica è in programma la delicata trasferta di Rotonda, che ha appena cambiato tecnico: “I campi sono tutti difficili in D perché le squadre si chiudono e ripartono velocemente per sorprenderti. Siamo ancora in corsa a sette gare dalla fine. Mister Costantino fin dal suo arrivo voleva cambiare i metodi e lasciarci giocare con serenità. Ha parlato molto con noi, grazie alla fiducia che ci trasmette possiamo fare grandi cose e cambiare diversi moduli perché tanti interpreti possono giocare in modo diverso. Poi conta adattarsi e dare il meglio in ogni situazione. Mi interessa scendere in campo dando sempre il massimo, non mi preoccupo molto dei giudizi esterni”.
Lo spogliatoio ha perso però due protagonisti, in primis capitan Giuffrida: “Il capitano ha iniziato la riabilitazione e tolto le stampelle. Il medico ha detto che già è un passo avanti rispetto ad altre persone reduci da un analogo intervento. L’operazione è andata bene, per cui faccio a lui e a Garetto i migliori auguri di pronta guarigione. Li aspettiamo presto, perché ci danno una grande mano dentro e fuori dal campo”.