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Messina

L’Acr va sotto e soffre a Paternò ma Foggia e Lomasto firmano la rimonta (2-1)

Senza Aliperta e Lavrendi, i peloritani faticano a centrocampo e all’intervallo devono inseguire. Nella ripresa il copione non sembra cambiare ma l’Airone va a segno al primo tiro nello specchio. La sua 16esima rete stagionale scuote gli ospiti, che subito dopo trovano il gol partita e tengono lontane le inseguitrici: la serie C è sempre più vicina. 

Bollino
L’esterno offensivo Bollino ha firmato due assist decisivi

Il pre-partita. Tre novità nell’undici titolare proposto da Novelli, che lancia per la prima volta dal primo minuto l’under francese Yassine Saindou (2001). Senza gli squalificati Aliperta e Lavrendi, spazio a Vacca e Cristiani, che indossa la fascia da capitano.

La cronaca. Subito ritmi elevati in avvio. Al 16′ sulla pressione di Di Stefano ammonito Sabatino. Al 23′ una conclusione dal limite di Camacho, tra i più attivi nella formazione locale, è respinta col corpo da Cristiani. Il contropiede che ne scaturisce, dopo una bella giocata di Cunzi, è chiuso dal recupero in scivolata di Mazzotti. Poi alla mezzora è bravo Caruso in tuffo, che respinge il tentativo da fuori di Samuel Puglisi. Si tratta del primo vero sussulto di una gara che comunque offre grande agonismo, con i ventidue in campo che non si stanno risparmiando. Al 37′ ci prova di testa Distefano, ma il pallone termina a lato. Al 42′ arriva il vantaggio dei locali: sul traversone dalla destra di De Marco è lo stesso Distefano – troppo solo a centro area – a battere di testa Caruso. Il Messina si scuote e ci prova subito con Bollino, che però non inquadra i pali della porta difesa da Cavalli. Confortante l’immediata reazione ospite. Sul fronte opposto si vede invece Mascari, che ci prova dal limite: la sua conclusione a giro si spegne di poco a lato, ma è stata deviata da Lomasto. Si va al riposo sull’1-0: per Novelli l’opportunità di ragionarci su e studiare le contromisure per ribaltare l’inerzia del match nella ripresa.

Manfrellotti
Nel finale è stato schierato anche Manfrellotti (foto Paolo Furrer)

Subito un cambio in avvio di ripresa: Cretella rimpiazza Saindou. Sembra cambiare anche lo schieramento, che dal 4-3-3 è ora un 4-2-3-1. Il Messina sembra subito ritrovare lo spirito combattivo che ha fatto la differenza in stagione. All’11’ ci prova da fuori Vacca, ma la conclusione è decisamente fuori misura. Catalano opera i primi correttivi: esce Mascari, rimpiazzato da Cenci. Novelli invece propone Mazzone al posto di Cascione. Viene ammonito anche Guarnera: sono già cinque i gialli tra i locali, un bel grattacapo per Catalano in panchina. Il Paternò conquista due corner e Cretella scaglia con stizza un pallone verso il guardalinee: ingenuo e inevitabile il cartellino anche per lui. In questa fase gli etnei cercano di allentare la pressione ospite: viene deviato ancora in angolo il tentativo di Santapaola. De Marco diventa poi il nono ammonito del match, il sesto tra i rossazzurri.

Acr Messina
Il Messina fa festa a fine gara

A togliere le castagne dal fuoco, al 29′, è il solito Ciro Foggia, implacabile a tu per tu con Cavalli, sullo splendido assist di Bollino, che ha il merito di riconquistare un possesso fondamentale nella storia del match. La sedicesima rete stagionale dell’Airone vale doppio, anche perché arriva in un pomeriggio di grande difficoltà. La rete scuote l’Acr, che ha l’opportunità di segnare ancora subito dopo con Cretella dal limite: il suo destro alzato in corner da Mazzotti: è il primo tiro dalla bandierina per gli ospiti. Nell’occasione si fa male il portiere titolare Cavalli, che deve lasciare il suo posto a Maugeri. Sul corner di Bollino esce con i pugni il nuovo portiere del Paternò e il rimpallo lo favorisce. Si riparte con una rimessa dal fondo. È cambiata totalmente la partita al Falcone-Borsellino e al 75′ il risultato cambia ancora. Sorpasso completato da Paolo Lomasto che stacca sul corner di Bollino e trova il primo gol del suo campionato, che vale a dir poco doppio considerato il momento della stagione in cui arriva. All’87’ il neo-entrato Oggiano, che fa il suo esordio a pochi giorni dal suo arrivo a Messina, prova a imitare Cunzi e il suo mancino dal limite dell’area fa la barba al palo. L’arbitro concede cinque minuti di recupero, ma non accade più nulla. Sembra proprio l’anno dell’Acr, che anche al termine di una gara in cui non ha brillato ottiene il massimo, lanciando l’ennesimo segnale a Gelbison e Fc Messina, che restano a distanza di sicurezza a sette giornate dal termine e prima di una sosta che darà anche l’opportunità di recuperare i vari acciaccati, da Giofrè ad Arcidiacono.

Maiorano e Distefano
L’ex Maiorano e Distefano, autore del momentaneo 1-0

Il tabellino. Paternò-Acr Messina 1-2
Marcatori: al 42′ pt Di Stefano (P), al 24′ st Foggia (M), al 29′ st Lomasto (M).
Paternò: Cavalli (28′ st Maugeri); Mazzotti, Bontempo, Guarnera; De Marco, Camacho (37′ st La Piana), Maiorano, S. Puglisi (32′ st Scapellato), Santapaola; Distefano (32′ st Pardo), Mascari (11′ Cenci). Allenatore: Gaetano Catalano. A disposizione: Zappalà, Barbaro, M. Puglisi, Camilleri.
Acr Messina: Caruso; Cascione (11′ st Mazzone), Lomasto, Sabatino, Izzo; Cristiani, Saindou (1′ st Cretella), Vacca; Bollino, Foggia (42′ st Manfrellotti), Cunzi (37′ st Oggiano). Allenatore: Raffaele Novelli. A disposizione: Lai, Bellopede, Crisci, Boskovic, Polichetti.
Arbitro: Emanuele Bracaccini di Macerata.
Assistenti: Lorenzo Concari di Parma e Alberto Amoroso di Piacenza.
Note – Ammoniti: Maiorano (P), Sabatino (M), Mazzotti (P), Saindou (M), Di Stefano (P), Camacho (P), Guarnera (P), Cretella (M), De Marco (P). Corner: 5-0. Recupero: 1′ pt e 5′ st.

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