Il tecnico del Sant’Agata Domenico Giampà è consapevole che gli ultimi due ko hanno in parte vanificato i precedenti sette risultati utili consecutivi: “Dobbiamo ripartire e arrivare con piglio giusto, serenità e concentrazione alla gara di Roccella. Se ritroveremo queste componenti potremo fare bene. Conoscevamo l’importanza della gara con il Paternò per la città e i tifosi. Era in mano nostra, ma il calcio è anche questo: si può vincere anche senza tirare in porta. Adesso tutta l’attenzione va rivolta al Roccella, una squadra molto giovane ma che si gioca ogni gara fino al termine, come dimostra la doppia rimonta di Ragusa. Se non vinciamo sappiamo di essere destinati a disputare i playout”.
Si registra un rientro importante a centrocampo: “Costa è uno dei leader della squadra, è forte e ci è mancato perché dà la scossa alla squadra quando andiamo in sofferenza. Chi ha giocato comunque ha fatto sempre bene. Forse dopo tre mesi sostenuti a mille c’è stato un calo mentale, dobbiamo ritrovarci subito per non vanificare tutto quello che abbiamo fatto. Serviranno cattiveria ma anche serenità, se sei teso poi hai i muscoli bloccati. Mercoledì abbiamo parlato troppo con l’arbitro e questo non lo facciamo mai”.
Il Roccella non parte battuto e lo ha dimostrato a più riprese, arrendendosi soltanto nel finale anche alla Gelbison vice-capolista: “Perdono di misura e giocano bene, la interpreteranno come una finale. Non moriranno mai e non regaleranno nulla sino alla fine perché sono giovani che non tolgono mai la gamba. Ho allenato lì, il campo è molto difficile e anche quando perdevamo davamo sempre tutto. Nessuno regala niente, soprattutto nella bassa classifica. Poi ognuno vuole mettersi in mostra per ottenere un contratto per la prossima stagione. Tra Messina e Paternò le prestazioni sono state diverse, vogliamo fare risultato perché sappiamo di poter fare molto meglio”.