Il tecnico dell’Acr Messina Raffaele Novelli, nonostante il +5 sul Fc appena battuto, dispensa cautela, anche in virtù della delicata trasferta sul campo della Gelbison, risalita a -3 grazie al recupero. Il gruppo, che dovrebbe essere privo dell’infortunato Arcidiacono, partirà alla volta della Campania già venerdì pomeriggio: “Il torneo è lunghissimo, non ci sono inseguitori. Se noi iniziamo a guardare gli altri avremo difficoltà. Dobbiamo tenere la testa bassa, apparire poco e preferire l’essere. Abbiamo una gara difficilissima all’orizzonte. A Rende abbiamo perso una gara in un campo simile, ma abbiamo già vinto su campi analogamente pesanti. Ho detto ai ragazzi di aver apprezzato umiltà, maturità e sofferenza. Dobbiamo pedalare, adattarci al terreno e agli avversari”.
Ai microfoni di Tcf, il tecnico salernitano ha commentato l’ultimo successo: “Il Fc Messina ha giocato una buona gara, mettendoci in difficoltà coi lanci lunghi e sfruttando la maggiore fisicità a disposizione. Avevano giocatori abili a inserirsi fra le linee come Coria. Non siamo stati belli ma pratici. Ci sono state tante occasioni da rete nei novanta minuti. Spesso chi non merita di vincere porta a casa i tre punti ma tutto a fine campionato si equivale. L’Fc ha trovato consapevolezza nonostante la sconfitta come successe a noi all’andata. Ci sono anche meriti del nostro portiere così come Marone ha salvato la loro porta nel derby d’andata almeno due volte”.
Determinante la barriera che si è aperta sul calcio piazzato dal limite di Aliperta: “Posso capire i nostri avversari perché abbiamo preso un gol simile. Siamo partiti bene col gol su punizione e un’altra occasione, poi gli abbiamo dato coraggio abbassandoci in campo. Se hai il curriculum di Caballero hai già vissuto di situazioni analoghe: l’attaccante vive per il gol ma può passare certi momenti, ma magari ci sono certe partite in cui non riesci a sbloccarti mentre in altre tocchi una palla e segni. In alcune interpretazioni di spazi larghi in contropiede insistevamo troppo su un solo lato e perdevamo profondità. Siamo comunque più volte partiti tre contro uno, non finalizzando bene ma creando situazioni di pericolo”.
Novelli è soddisfatto per i continui progressi mostrati da una squadra che d’altronde ha la stessa fisionomia fin dall’estate: “Essere perfetti è difficile, ma rifarei le stesse scelte, correggendo qualche aspetto. C’è da considerare la forza avversaria, che non ti permette di chiudere la gara e gestire il risultato. La squadra però ha tenacia, aggressività e caparbietà, che non sempre aveva mostrato all’inizio. A me piace attaccare e giocare alto, ma alle volte capisco che il giocatore vuole frenarsi. Sono contento però del saper soffrire che poi ti regala maggiore soddisfazione ma per il futuro occorre migliorare ancora”.