Se pensi all’Alma Patti distingui in modo evidente l’operato di Mara Buzzanca. L’allenatrice pattese ha fondato la società che in meno di dieci anni di vita ha conquistato la ribalta nazionale, ottenendo considerazioni autorevoli anche in serie A2. Col passare delle settimane le ambizioni dell’entourage bianco-rosso-blu stanno crescendo e adesso non ci si nasconde dietro a un dito o a diplomazia di sorta.
“È dura dover fronteggiare queste continue pause del campionato che ti fanno perdere il ritmo partita ma probabilmente dovremmo avere chiaro in mente che già poter parlare di sport è un privilegio, se consideriamo quello che succede attorno a noi nel quotidiano in tutto il paese. Abbiamo sostenuto una settimana tipo conclusa con un’amichevole in famiglia perché trovare sparring partner attualmente è impossibile. Le ragazze si ritroveranno in palestra da martedì per preparare l’impegno di Brescia. Avvertiamo la responsabilità di riuscire a difendere con orgoglio i colori del Sud Italia anche perché quando giocavo io c’erano piazze come Salerno, Ariano Irpino, Maddaloni e Pozzuoli. Sono spartite tante società dalla Campania in giù e in Sicilia numericamente siamo sempre meno. Bisognerà anche capire le prospettive future di ogni squadra perché lo sport imporrebbe una seria programmazione, mentre oggi si vive esclusivamente alla giornata, restando appesi a notizie che tutti speriamo essere finalmente positive”.
L’ex giocatrice conosce bene le dinamiche che ruotano attorno alla pallacanestro ed è certa che la città di Patti avrebbe risposto da par suo a livello di passione e tifo: “Sono sicura che in tempi normali e conoscendo la passione e la tradizione del nostro pubblico avremmo avuto un migliaio di sostenitori presenti al palazzetto. Potevamo essere la società rivelazione in serie A2 come pubblico e vicinanza alla squadra, perché qui si mangia pallacanestro anche grazie alla grande tradizione cestistica maschile. Non è un caso che sono tanti i giocatori e le giocatrici uscite in questi anni che hanno permesso nelle famiglie di tramandare l’amore per questo sport. Inoltre non si parla solo di freddi numeri ma di reale partecipazione perché il nostro pubblico assiste alle sfide con sostegno e sicuramente alcune sfide perse in volata si sarebbero concluse diversamente con la presenza dei nostri supporter che trasmettono carica ed energia positiva”.
L’Alma non ha mai tradito le scelte operate in estate in sede di mercato e anzi il tecnico si dichiara molto orgoglioso per aver reperito atlete e prima ancora le persone giuste per questo progetto. “Sapevamo di aver operato in estate come società le scelte migliori possibili. Siamo soddisfatti e sapevamo che i risultati sarebbero arrivati. Le nostre analisi sono continue e non mancano i confronti con i miei due assistenti Laura Perseu e Giuseppe Costantino oltre al lavoro del preparatore fisico Nico Gaglio. La componente fisica sarà infatti determinante, le settimane di lavoro devono tenere in considerazione anche un approdo ai playoff all’interno di una stagione che inevitabilmente si sta allungando a dismisura per via di impegni estremamente ravvicinati”.
Non mancano le difficoltà logistiche caratterizzate dalla crisi sanitaria acuite ovviamente dall’essere l’unica squadra isolana del torneo. Il gruppo però si sta dimostrando più forte di tutto e i continui progressi lo testimoniano: “Le trasferte sono molto difficili da organizzare per la mancanza di collegamenti giornalieri. Soltanto questa settimana abbiamo prenotato il volo per Brescia, mentre in una stagione normale lo avremmo fatto già in estate. La situazione è seria e impone pochi contatti con l’esterno. Siamo un gruppo giovane e con le idee chiare, a cui piace stare assieme e che poggia su unità d’intenti. A livello personale sono molto contenta: alleno professioniste professionali, che ho compreso in primis a livello mentale. Tra le nostre leader noto che le stesse Cupido, Verona e Galbiati stanno migliorando anche le cifre del loro recente passato e questo non perché ho la bacchetta magica ma per un sistema di gioco costruito a loro immagine e somiglianza, in cui ogni atleta sa cosa fare. Inoltre la competizione al nostro interno è alta, tutte sanno che non ci sono titolari inamovibili e le staffette programmate fanno bene perché impongono di stare sempre concentrate”.
La prima stagione da coach in A2 sta mettendo in mostra le qualità di Mara Buzzanca che dopo aver infiammato i parquet da atleta adesso vuole dire la sua dall’altro lato del campo. “Non mi piace autocelebrarmi, mi piace invece il lavoro che faccio e spero che gli altri valutino se il mio operato è produttivo. Alla fine contano i risultati mentre le protagoniste devono sempre essere unicamente le ragazze che scendono in campo e vanno messe nelle condizioni ideali”.
Appare persino difficile stilare un borsino della stagione perché i valori si stanno sempre più delineando ma la classifica propone tanti recuperi e un calendario talmente incessante. A fine stagione oltre al lato tecnico conterà arrivare al meglio fisicamente, mentalmente e senza pericolosi contagi. “La forma sarà un fattore determinante fino all’ultimo, Faenza come organico ha qualcosa in più di tutte le altre però oggi non mi sento di dire che i verdetti sono definitivi. Abbiamo visto come Brescia all’inizio ha mantenuto un ruolino di marcia ineccepibile giocando sempre mentre successivamente le soste forzate l’hanno fisiologicamente rallentata. Molte squadre devono inoltre recuperare tante partite e la classifica è parziale. Noi stesse abbiamo ancora sette impegni ma onestamente procedendo così tutto è aleatorio. Stiamo cercando di recuperare al meglio Verona dopo il recente infortunio alla caviglia. In settimana si è sottoposta a terapie e sedute individuali in palestra. All’inizio della prossima contiamo di farla rientrare col resto del gruppo”.
Prossimo impegno sul campo della vicecapolista, una sfida che può confermare la crescita considerevole di Kramer e compagne: “Andremo a Brescia a fare la nostra partita. Ci pesa la sconfitta di misura dell’andata e vorremmo riscattare quel ko. Proveremo a riprenderci i due punti”.
Dalle parole del tecnico si intuisce facilmente che l’orizzonte della squadra del presidente Scarcella rispetto a inizio stagione è sensibilmente mutato: “Dalla salvezza adesso l’obiettivo sono diventati i playoff e continuare nella valorizzazione di atlete giovani. Ovviamente questo dev’essere accompagnato dal duro lavoro che poggia su sedute individuali e di gruppo”.