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Messina

Caruso: “Cercherò di più la porta. Fiduciosi per la Gelbison e la salvezza”

L’attaccante Simone Caruso è una delle novità del mercato invernale del Sant’Agata. Partito titolare in otto delle ultime nove gare, ha trovato la rete contro l’Acireale e servito un assist sul campo del Marina di Ragusa: “Il gol lo cercavo da tempo, devo provare più spesso a calciare in porta. Contro i granata, una grande squadra, abbiamo vissuto una domenica perfetta. Ragusa lascia l’amaro in bocca, ma un punto è sempre positivo anche perché nel finale potevamo perfino perderla. A Cittanova abbiamo fatto una grande partita su un campo difficile e contro una squadra imbottita di ottimi giocatori”. 

Simone Caruso
Simone Caruso in azione contro il Santa Maria Cilento

Dopo quattro risultati utili consecutivi e la sosta forzata, i biancazzurri ospiteranno domenica una delle tre candidate al salto di categoria: “L’Acr Messina è la naturale favorita ma il campionato è molto equilibrato. La Gelbison è una grande sorpresa, la rivelazione, che puntava ai playoff ma adesso si gioca il successo finale. Ci faremo trovare pronti, pur sapendo che sarà difficile, magari replicando la prestazione offerta con l’Acireale. Loro hanno una grande organizzazione più qualche individualità di ottimo valore in zona offensiva. Noi ce la metteremo tutta e proveremo a portare a casa un risultato positivo”.

Dopo tanti recuperi, il Sant’Agata è stato risucchiato in zona playout, ma alle porte ci sono anche tanti scontri diretti: “La classifica è chiara, siamo fiduciosi di raggiungere il traguardo prefissato. Generalmente i 40 punti bastano per la salvezza ma ovviamente conta anche quanti punti faranno le altre. La strada è giusta, lo dicono le ultime quattro gare. Continuando così strapperemo le nostre soddisfazioni. A Troina, Ragusa e Rende ci saranno gare difficili e importanti in lotta salvezza. Speriamo che qualcuno pareggi e perda terreno”.

Simone Caruso
Simone Caruso con la maglia del Marina di Ragusa

Caruso è tornato al Sud, dove aveva già giocato con il Locri, dopo le esperienze in Sardegna con il Lanusei e in Trentino con il Levico Terme: “Ho giocato lo scorso anno al Nord. Ci sono differenze tecniche e fisiche, ma lì c’è meno cattiveria agonistica. Ora sono concentrato sul Sant’Agata. Siamo vivi e in tutti gli allenamenti diamo il massimo. Pensiamo domenica per domenica, anche perché ogni partita nasconde insidie e tutte le squadre se la giocano. Possiamo comunque dare ancora di più”. 

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